L’Italia dei giovani, delle speranze verdi non solo per la terza maglia della nazionale, sogna l’Europeo 2020. Gaetano Castrovilli, Andrea Cistana e Riccardo Orsolini hanno parlato a Coverciano e raccontato l’entusiasmo per la grande occasione e per la prospettiva di giocarsi un posto l’anno prossimo all’Europeo 2020. La gara inaugurale all’Olimpico, nella prima edizione itinerante, è una motivazione in più.
Come ogni esordiente nella nazionale italiana, anche i debuttanti Andrea Cistana, Davide Orsolini e Gaetano Castrovilli hanno dovuto passare attraverso il classico rito di passaggio: cantare davanti ai veterani della squadra. Cistana ha scelto “Che fantastica storia è la vita” di Antonello Venditti, un manifesto delle speranze per la meglio gioventù del nostro calcio. Alla prova non si è sottratto nemmeno Gianluca Vialli, nuovo capo delegazione azzurro, che ha intonato una versione acustica e personale de ‘La canzone del sole’ di Lucio Battisti
“Abbiamo provato un po’ di imbarazzo ma si supera” ha detto Castrovilli, centrocampista della Fiorentina tra le rivelazioni della stagione. “E’ il sogno di ogni bambino indossare questa maglia. Per me non sarà un punto di arrivo ma un punto da cui ripartire” ha aggiunto commentando la prima convocazione in Nazionale A dal ritiro di Coverciano, dove gli azzurri stanno preparando le gare di qualificazione all’Europeo 2020 contro Bosnia e Armenia.
“Questo è un gruppo fantastico, esserci è un’opportunità importante da sfruttare al meglio. Cerco ogni giorno di migliorarmi sotto ogni aspetto, in zona gol e nella fase difensiva. Non mi reputo un giocatore completo e quindi lavoro ogni giorno per migliorarmi”.
“La convocazione è frutto del lavoro fatto dall’inizio del campionato”, ha sottolineato Cistana, giovane difensore del Brescia, anche lui alla prima convocazione in nazionale maggiore. “Balotelli mi ha fatto i complimenti anche se abbiamo parlato poco” ha detto”.
L’Europeo 2020, ha aggiunto, “sarebbe un di più, non posso dire che non ci penso. Darò il massimo qui e per il Brescia, poi quello che sarà sarà”.
All’Europeo 2020 guarda anche Orsolini, classe ’97, uno dei volti nuovi dell’Italia “verde” di Mancini. “Andare all’Europeo? La speranza c’è, sarei ipocrita se dicessi il contrario” ha detto. “Riuscirci sarebbe una bella soddisfazione per noi e per i nostri club”.
Orsolini riconosce il valore dell’esperienza in Serie B. “Quell’esperienza mi ha fatto maturare e crescere. Ero molto giovane, avevo 19 anni, mi è servita per affacciarmi nel calcio dei grandi”. Orsolini racconta di riconoscersi, in azzurro, in Bruno Conti. “Mi piaceva tanto, anche se non l’ho mai visto giocare dal vivo. Gli assomiglio molto” rivela.
Inevitabile l’omaggio a Sinisa Mihajlovic, suo attuale tecnico al Bologna. “Gli devo tanto, avrei voluto tanto avere in questo momento qualche consiglio da lui e una parola di sostegno. E’ una situazione particolare per le vicende di salute del mister, nelle ultime due settimane e mezzo non l’ho sentito per niente, sta affrontando un percorso di riabilitazione importante” ha concluso. “Appena tornerò a Bologna gli racconterò le emozioni di questo momento”.
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