Lunghi capelli e un sinistro che promette grandi orizzonti. A 15 anni, 9 mesi e 25 giorni Emre Demir è già un attaccante da primato. Il suo gol non ha evitato alla sua squadra, il Kayserispor, la sconfitta per 2-1 contro il Gençlerbirliği nel campionato turco. Ma gli ha consentito di diventare il più giovane marcatore nella storia della Super Lig.
Demir, classe 2004, è il primo quindicenne a segnare un gol nella storia del campionato turco. Enes Unal (oggi al Valladolid), Batuhan Karadeniz (prima punta fisica oggi al Bandırmaspor), Serkan Minister e Kazım Nas hanno tutti firmato la prima rete in carriera a 16 anni già compiuti.
Demir, che già era diventato il più giovane a debuttare in prima squadra ne campionato turco, è nato a Mersin a gennaio del 2004. E’ entrato nel 2012 nel settore giovanile del Kayserispor nel 2012.
Ha incantato da subito, dribbling e giocate eleganti hanno attirato l’attenzione. Già a 12 anni, il Barcellona gli ha offerto un provino a “La Masia”, la cantera dove nascono i sogni blaugrana. Demir ha giocato sotto età e si è fatto notare, anche se non è stato poi tesserato per il Barcellona.
Ha segnato 46 gol in 42 partite con l’under 14 del Kayerispor, è stato convocato in nazionale under 14, under 15 e under 16. Poi nel maggio 2018 ha completato un altro interessante test, un provino al Paris Saint-Germain. E non ha colpito solo per una certa somiglianza con Edinson Cavani, scaricato di fatto in questi giorni da Tuchel che gli preferisce Icardi.
“Cercherò di rappresentare la Turchia nel migliore dei modi” diceva prima di partire per la Francia. E’ arrivato il 28 maggio per restare una settimana, ma i parigini gli hanno chiesto di prolungare il test fino al 13 giugno e l’hanno schierato in un torneo amichevole con i pari età di Real Madrid, Milan, Juventus e Barcellona. “In Turchia” ha detto, “abbiamo strutture all’altezza delle grandi d’Europa. Ci manca solo la disciplina”.
Emre Demir ha giocato in media 11 minuti a partita spalmati in quattro presenze con 5 tocchi ogni 90 minuti. E’ un creativo, che può giocare trequartista o ala. Veloce, protegge bene palla, dribbla con facilità anche nello stretto aiutato da una notevole tecnica di base e da una struttura fisica precocemente formata. Sinistro naturale, ha un gioco elegante, anche se l’ambizione e il piacere giovanile per il numero a effetto a volte lo portano a indulgere troppo nel ricamo.
Ha sicuramente una personalità spiccata, a volte confuse con la sfrontatezza quasi irrispettosa nella sfida contro avversari più esperti.
Veloce in campo aperto, efficace nel tiro dalla distanza, è stato prevalentemente schierato sulle fasce nel Kayerispor. Ha già dimostrato di non sentire troppo la pressione, di avere le idee chiare sul futuro. Le grandi d’Europa aspettano e sperano.
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