La Lazio torna a vincere a San Siro, contro il Milan, sulle ali dell’entusiasmo. Merito anche di Immobile e Correa che mettono il sigillo su una prestazione convincente. Se uno fa ‘quota cento’ con i biancocelesti, l’altro vien fuori nel momento opportuno. Quando c’è da chiudere la gara. 2-1 non basta Piatek, con la complicità di Bastos, ai rossoneri. Sesta sconfitta per il Milan. Pioli non riesce a uscire dalla crisi di risultati. Il suo commento nel post gara:
Nonostante il lavoro settimanale, arriva un’altra sconfitta: vede margini di miglioramento?
“Secondo me la squadra è in crescita. Ovviamente era importantissimo riuscire a vincere, per ottimismo e tutto l’ambiente. Ma la prestazione c’è stata, abbiamo preso dei rischi ma abbiamo creato anche tanto. La strada è quella giusta, però stiamo perdendo con le squadre più forti del campionato”.
Dal punto di vista psicologico come ha visto i suoi?
“Non ho visto una squadra che si è arresa, ma una squadra che ha lottato fino all’ultimo. Poi ovvio dobbiamo essere più precisi tecnicamente, più attenti. Bisogna crescere in tante piccole situazioni. Appena arrivato ho trovato i giocatori impauriti, ma adesso no”.
Milan-Lazio, Pioli: “La qualità c’è, non serve puntare il dito. Tutti uniti verso un obiettivo comune”
Leao è subentrato dalla panchina a gara in corso, come l’ha visto?
“La prestazione di Leao appena entrato in campo? Mi aspettavo di più, il suo ingresso ci doveva dare profondità e strappi. Volevo più dribbling perché lui ne ha in canna, ha un grande potenziale ma deve assolutamente fare di più, l’apporto oggi non è stato di livello”.
In questa crisi rossonera c’è qualcuno che ha maggiori responsabilità nel collettivo?
“Non è adesso il momento di puntare il dito contro i giocatori, però. La qualità c’è, non ci saranno grandissimi campioni ma sono tutti ottimi giocatori. L’importante è voler correre insieme, possiamo anche toglierci delle soddisfazioni”.
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