Fermento in casa Inter, i nerazzurri sono tornati alla vittoria con il Brescia ma Antonio Conte a fine partita ha esposto una perplessità che rimane attuale nel breve termine di queste settimane: “Troppi impegni in pochi giorni, giocano sempre gli stessi. Non ho ricambi a sufficienza, c’è il rischio che qualcuno si faccia male. Stiamo spingendo il motore al massimo”.
L’allenatore nerazzurro ha chiesto, nemmeno troppo velatamente, giocatori alla proprietà con il solito savoir faire che lo contraddistingue. Tra il serio e il faceto Conte ha fatto intendere che così non è possibile continuare. Allora, Marotta, che lo conosce meglio di chiunque altro – dati i trascorsi alla Juventus – ha cercato di rassicurarlo anche pubblicamente: “Valuteremo le opportunità di mercato che ci si prospetteranno”, come a dire stai tranquillo che, in qualche modo, la risolviamo. In tal guisa, l’amministratore delegato nerazzurro ha riproposto un leitmotiv identico nel corso del Premio Granillo a Reggio Calabria: “Sono molto contento ed emozionato di essere qui, è una cosa che mi soddisfa e gratifica molto. Sono onorato di ricevere questo riconoscimento intitolato ad una figura importante come Granillo, che non ho avuto modo di conoscere direttamente ma della quale mi hanno parlato molto bene”, ha sottolineato.
Poi la conversazione è virata sugli obiettivi di mercato, gennaio si avvicina: “La sessione di gennaio di mercato è povera, non trovi grandi opportunità quando hai grandi valori in rosa. Non so cosa il mercato possa offrire, disponibilità di giocatori importanti non ce n’è“, ha precisato il dirigente. Sembra quasi una sorta di passo indietro, ma deve collocarsi in relazione al periodo: più passano i mesi e maggiormente diventa importante non dare troppe anticipazioni. Pre-tattica e strategia non sono solo appannaggio degli allenatori, e Marotta gioca in punta di fioretto.
Lo stesso quando si parla di scudetto, una parola che a Milano non si sente da troppi anni, Marotta frena gli entusiasmi: “Società, Conte e io abbiamo avuto il coraggio di prendere un percorso difficile che ci sta dando soddisfazioni anche se ancora è presto. Il campionato italiano è il più bello d’Europa, basti vedere le difficoltà con le squadre meno titolate. Sarà un cammino graduale, senza pressioni e senza farci coinvolgere da chi cerca antagonisti della Juve. Pensiamo alla nostra crescita quotidiana, penso a Esposito che ha già esordito in Champions e Serie A, un grande orgoglio”.
Infine, Marotta, ai microfoni di Sky Sport, ha chiosato: “Così alti in classifica? Noi non vogliamo guardare gli altri, a noi stessi e in casa nostra, per migliorare sempre. L’obiettivo è questo, i risultati ci stanno dando ragione, viene premiato il lavoro. Scudetto con Conte? Non è questo il traguardo che ci siamo posti quest’anno, il ciclo è iniziato per riportare l’Inter in alto, però è un processo graduale di crescita e quest’anno è un momento di partenza, ci sono cose che possono essere migliorate, ma tutto deve avvenire con grande tranquillità. La maglia dell’Inter è pesante, questo va saputo, il palmares è ricco di successi”.
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