Wayne Rooney ha chiuso la sua esperienza in MLS e tra poco tornerà in Inghilterra. A pochi giorni dalla sua partita col D.C.United, l’ex leggenda del Man.United ha raccontato alcuni spiacevoli episodi ai microfoni di “The Athletic”.
Secondo Rooney il calcio americano è ancora molto distante da quello europeo, a partire dagli ingaggi dei giocatori: “Negli Stati Uniti lo stipendio è un problema, sono troppi bassi rispetto agli altri campionati soprattutto per i più giovani. Alla fine i calciatori della MLS fanno sacrifici e si allenano come in Europa, ma non sono ripagati abbastanza”.
Rooney però non critica soltanto i contratti delle squadre americane, ma anche il modo di operare sul mercato: “Non c’è rispetto per i giocatori, ti vendono da un giorno all’altro senza preavviso. Magari ti devi spostare da una costa all’altra, creando difficoltà anche alla tua famiglia. Poi invece ci sono squadre che bloccano i loro giocatori, costretti a restare contro il loro volere”.
Rooney: “In MLS vogliono copiare Guardiola senza successo”
Il paragone con l’Europa è ancora molto lontano, anche sulle tecniche di allenamento che secondo Rooney sono un copia e incolla venuto male: “Io posso solo parlare del DC United, dove ci sono bravi allenatori che però magari vogliono imitare il calcio di Guardiola visto in televisione. I risultati però non sono proprio identici…”.
Insomma la scelta non è stata fortunata, si spera che il ritorno in patria, dove da gennaio farà il giocatore-allenatore del Derby County, sarà più ricca di soddisfazioni. Intanto in questi giorni la MLS ha scelto il miglior undici della stagione, escludendo proprio Rooney, ma premiando il portiere italiano Vito Mannone, in forza ai Minnesota United.
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