La forza del Liverpool arriva anche dal suo tuttofare James Milner. L’uomo di fiducia di Klopp, quel giocatore che si adatta a più ruoli e non smette mai di lottare. Una risorsa preziosa, soprattutto a gara in corso, mai contrario alle scelte del suo allenatore. Il centrocampista inglese, il dodicesimo uomo dei Reds, si è raccontato in una curiosa intervista al “The Guardian”.
Il passaggio più divertente è la vita notturna che passa col compagno di stanza Robertson, terzino sinistro: “Da anni usiamo un’app che ci registra nel sonno e abbiamo scoperto che nel sonno parlo spagnolo e Robertson invece fa rumori strani: sembriamo una fattoria”.
Milner: “Non mi piace il VAR, si perde l’emozione del gol”
Milner ha svelato anche il curioso aneddoto di Klopp, prima della finale di Champions League, persa col Real Madrid: “E’ stata una scena epica, pensa al tuo allenatore che prima di una finale di Champions indossa l’intimo di un tuo avversario (i boxer di CR7). Tutti hanno inizaito a ridere, l’episodio è servito a rompere il ghiaccio e stemperare la tensione, prima di entrare in campo. Klopp è un grande manager”
Infine Milner ha svelato anche il suo difficile rapporto con il VAR, attivo da questa stagione anche in Premier League: “Non mi piace molto, lo potete tranquillamente scrivere. C’è ancora troppa confusione sul suo utilizzo, perché ci sono sempre opinioni differenti sull’episodio. Poi quando segni, il pubblico esulta e deve aspettare la decisione del VAR non è più calcio. La Goal Line Technology invece è diversa, una decisione istantanea: bianco o nero”
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