Continua a far discutere il gol prima annullato e poi assegnato all’Inter contro il Parma grazie alla review del VAR che ha definito regolare la posizione di Candreva. Si discute di percezioni, proiezioni ortogonali, linee tracciate sul terreno con l’ausilio della tecnologia. Fidarsi o meno, si chiedono tanti tifosi. Un recente caso spagnolo, le accuse alla produzione televisiva di aver mostrato immagini “taroccate” in occasione di un fuorigioco durante Athletic Bilbao-Valencia, non aiuta. Ma vediamo innanzitutto cosa specifica la regola 11 sul fuorigioco.
Nel regolamento si specifica che un giocatore, per trovarsi in posizione di fuorigioco, deve “trovarsi con una qualsiasi parte della testa, del corpo o dei piedi nella metà avversaria del terreno di gioco” ed essere “con una delle parti del corpo sopra elencate (sono escluse le braccia) in posizione più vicina alla linea di porta avversaria sia rispetto al pallone sia rispetto al penultimo aversario”. E’ una valutazione geografica, non un’interpretazione, che dipende da tre fattori: la posizione del pallone, dell’attaccante e del penultimo dei difensori avversari.
La discussione sul “caso” Candreva ha al centro una questione al massimo di centimetri. Sì, perché non essendoci più il principio per cui deve esserci “luce” tra attaccante e difensore, basta anche un solo centimetro perché sia fischiato il fuorigioco. In questo caso a non chiarire è l’immagine con le due linee: quella rossa è la proiezione della parte del corpo utile al gioco più avanzata di Candreva, quella blu è la parte del corpo più arretrata del penultimo difensore del Parma, in questo caso Scozzarella. L’immagine non chiarisce, ma è una questione di percezione, perché le linee sono tracciate correttamente e da un software. Il problema non è la decisione, ma è come rendere televisivamente chiare le ragioni per la decisione.
L’immagine scelta ha innanzitutto un aspetto critico: la parte del corpo più arretrata del corpo di Scozzarella, che è il suo piede sinistro, non si vede. E’ “impallata” dal compagno di squadra che gli sta dietro, il numero 36 Darmian che gli sta dietro. L’ex arbitro Luca Marelli sulla sua pagina pubblica su Facebook presenta lo scatto da altre angolazioni, ma senza le linee tracciate dal VAR, che fanno capire meglio la situazione.
L’altro aspetto riguarda la parte più avanzata del corpo di Candreva, che in questo caso non è la spalla, anche se a una prima impressione sembrerebbe così, ma la punta del piede. Ancora Luca Marelli offre uno scatto in cui viene mostrata la proiezione a terra della spalla di Candreva
Da questa ricostruzione, si evince che la valutazione della posizione di Candreva, non più soggetta alla percezione dell’occhio umano da quando il VAR traccia le linee, è regolare per questione di centimetri. La posizione di Lukaku, infatti, che in questo momento non è attiva, resta regolare. Infatti, al momento di ricevere l’assist di Candreva e segnare, il belga è dietro la linea del pallone.
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