Milan, Paolo Maldini a Sky Sport: “Non volgiamo tornare competitivi tra 10 anni”. Il Milan sta attraversando un periodo difficile. Dopo la vittoria conquistata sul campo del Genoa, la dirigenza rossonera ha deciso di esonerare Marco Giampaolo. A condannare l’ex tecnico della Samp non sono stati soltanto i risultati, ma soprattutto le difficoltà mostrate dalla squadra ad apprendere la sua idea di gioco. Nelle prime sette giornate di campionato, infatti, il Milan è apparso una squadra alla sbando, priva di identità. Motivo per cui, la dirigenza rossonera ha deciso di cambiare, chiamando al suo posto Stefano Pioli.
Del’esonero di Giampaolo e non solo, ha parlato Paolo Maldini ai microfoni di Sky Sport. Sull’ex tecnico della Samp, il direttore tecnico del Milan ha dichiarato: “Il cambio di allenatore di quest’anno è una cosa che non ci aspettavamo ma è una decisione, condivisa col club, che abbiamo preso a malincuore. Se prendi una decisione a metà campionato, il campionato è già andato; se la prendi all’inizio, può essere affrettata, è vero, ma c’è anche l’idea di incidere sulla stagione in corso”.
Poi, Maldini ha proseguito spiegando che le difficoltà incontrate in questi mesi sono frutto anche delle precedenti gestioni: “Forse non siamo stati bravi nel parlare, abbiamo fatto un mercato a zero l’anno scorso. Siamo stati banditi dall’Europa anche per le gestioni precedenti, abbiamo ricevuto multe per le gestioni precedenti. Abbiamo ereditato un passivo di 125 milioni. Il cammino è difficile ma i tifosi e chi guarda il Milan ha così una idea più completa della situazione che si vive qua”.
Sulle critiche ricevute in questi mesi, il dirigente del Milan ha detto: “Ci sono sempre, io sono abituato e convinto di quello che sto facendo e che lo sto facendo al mio massimo. Poi, come tutti, la mia permanenza è decisa dai risultati”. Tra coloro che hanno puntato il dito su Maldini e Boban c’è anche l’ex presidente del Milan, Silvio Berlusconi: “Berlusconi è stato un grandissimo presidente, il migliore che potessi avere all’età di 19 anni. E’ una persona alla quale voglio bene, sempre gli vorrò bene. Questa sua tendenza a risultare sempre spiritoso, lo rende inelegante forse. Ma per quanto riguarda l’affetto che ho provato e provo per lui, quello resta intatto.
Infine, Maldini ha lanciato u messaggio importante all’ambiente rossonero: “La mia storia è pesante, di conseguenza il fatto che io sia qua a lavorare e che ci sia una persona come Zvone con me, non significa che vogliamo ritornare a quel livello tra 10 o 15 anni. Non voglio aspettare 10 anni per tornare ad essere competitivo. La nostra presenza dovrebbe dare una sorta di garanzia di rientro a certi livelli in tempi accettabili. Se nell’idea della società c’è, ma non c’è, l’idea di tornare competitivi tra 10 anni e fare 12 anni da squadra da media classifica, noi non saremo sicuramente quelli che saranno a capo della direzione sportiva”.
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