Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Parma, match valido per la nona giornata di Serie A. Dopo la splendida vittoria per 2-0 in Champions League contro il Borussia Dortmund, i nerazzurri devono immediatamente concentrarsi sul campionato, dove sono secondi alle spalle della Juventus.
Il successo per 4-3 sul Sassuolo ha dato ulteriore carica, ma il blackout degli ultimi 20 minuti potrebbe creare problematiche contro un Parma in grado di rifilare 5 gol al Genoa. Gli uomini di D’Aversa tenteranno l’impresa a San Siro, per mantenere il buon piazzamento in classifica attualmente presidiato.
Conte ha risposto alle domande dei giornalisti, partendo con la sfida in programma domani: “Sono molto legato a D’Aversa, l’ho conosciuto quando ho appena iniziato e lui era ancora calciatore. Sono padrino di sua figlia piccola e sono contento che stia facendo molto bene. Noi dobbiamo fare attenzione alla partita, il Parma è in ottima forma essendo una squadra in salute. Hanno giocatori letali nelle ripartenze, come Gervinho. Sarà un piacere affrontarli, ma vogliamo vincere”.
Conte parla degli attaccanti dell’Inter
“Noi siamo partiti con le idee precise, sapendo quali sono le caratteristiche dei giocatori. Abbiamo 3 attaccanti con determinate caratteristiche: Lukaku, Lautaro e Sanchez. Con loro c’è anche Politano che non è proprio una prima punta. Esposito è la quinta punta e noi sapevamo di essere sereni, ma l’infortunio di Sanchez ci ha complicato le cose. Abbiamo dovuto mandare per forza in campo Sebastiano (Esposito ndr). Vediamo la rosa e speriamo che Sanchez rientri. Per il mercato se ne parla con la società, prendendo le migliori decisioni dopo un confronto, sapendo che è importante recuperare tutti gli effettivi”, ha dichiarato Conte.
Sugli infortuni ha aggiunto: “Abbiamo ancora l’allenamento da fare e parlerò con i medici. E’ un momento dove dobbiamo fare di necessità virtù ed essere bravi a superare le difficoltà. Non sarà facile giocare solo dopo 3 giorni e stiamo cercando di recuperare energie fisiche e nervose. Siamo comunque pronti a dare battaglia, come abbiamo fatto con il Borussia Dortmund. San Siro è stato fondamentale e ci dovrà aiutare anche domani“.
“Non hai bisogno di 9 mesi per avere un’idea della squadra, la hai dopo una settimana. La vedi meglio o peggio dopo che passa del tempo. Capisci meglio determinate situazioni, ma la base ce l’hai sin da subito. L’Inter ha idee chiare in possesso e non possesso, abbiamo il rammarico di non poter avere tempo di lavorare dato che giochiamo ogni 3 giorni. I ragazzi recepiscono bene”, ha dichiarato il tecnico leccese.
Sul numero di italiani in squadra ha aggiunto: “Puntiamo su giocatori forti e affidabili, che siano italiani o stranieri. E’ inevitabile che il calciatore italiano ti dà delle garanzie immediate perchè conosce il modo di lavorare in Italia rispetto che all’estero. Siamo più pignoli e tattici, mentre all’estero si fa in maniera minore. Io penso che avere un’anima italiana è importante, Handanovic lo considero italiano per la mentalità che ha”.
Sulla distanza dalla Juventus ha aggiunto: “Noi abbiamo iniziato il nostro percorso e non dobbiamo guardare gli altri. Se vogliamo farlo, dobbiamo guardare avanti. Il fatto di essere molto vicini a chi sta davanti ci deve dare soddisfazione, ma non ci deve far perdere la condizione della realtà”.
“Prima della gara contro il Parma non dirò frasi motivazionali, ma fornirò delle prove e delle situazioni. Bisogna trovare con il calciatore il perchè di alcune cose che sono successe. Si trovano poi delle situazioni su cui migliorare”, ha concluso Conte.
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