Dries Mertens è entrato di diritto nella storia del Napoli. Con la doppietta messa a segno contro il Salisburgo in Champions League, il belga ha raggiunto i 116 gol in azzurro, superando addirittura Diego Armando Maradona. L’attaccante partenopeo è riuscito a scavalcare il calciatore più amato dai tifosi napoletani, diventando ufficialmente una leggenda del club.
Ridurre a un semplice, per quanto pesantissimo, numero l’avventura di Mertens al Napoli è però un errore da non compiere. Dal suo arrivo nel luglio del 2013, l’ex calciatore del PSV Eindhoven è diventato un pilastro della squadra, capace di mutare, farsi amare e maturare dentro e fuori dal campo.
Mertens e il Napoli, una storia ricca di emozioni e gol
Mertens è arrivato al Napoli per meno di 10 milioni di euro senza troppo clamore, in un’estate importante per il mercato partenopeo: Cavani venne ceduto al PSG e all’ombra del Vesuvio arrivarono, oltre al fantasista belga, anche Callejon e Higuain. Partito come ala sinistra d’attacco, Dries ha debuttato ad agosto sostituendo Marek Hamsik, lo stesso ex capitano azzurro che lo distanzia solamente di 5 reti nella classifica dei migliori marcatori del club.
Il 30 ottobre del 2013 Mertens ha realizzato il suo primissimo gol con il Napoli, a gennaio ha siglato la prima doppietta e a maggio ha vinto la Coppa Italia, l’unico trofeo alzato per ora con i partenopei. Nel settembre del 2014 ha messo a segno il primo gol in Europa, ma è dalla prima tripletta nel 2016 che la sua carriera ha subito un’impennata importantissima.
Doppiette, triplette, assist, Mertens è diventato inarrestabile e la sua fortuna è stata quella di incrociare Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, nella stagione 2016-2017, decise di posizionarlo al centro dell’attacco come sostituto dell’infortunato Milik, rendendolo un “falso nueve”. Dries chiuse quella stagione con 28 gol in 35 presenze in campionato, diventando il secondo miglior marcatore della Serie A di quell’annata.
La sua capacità di essere un leader in qualsiasi zona dell’attacco, gli ha permesso di essere inserito anche nella lista dei 30 candidati al Pallone d’Oro, trasformandolo in un intoccabile del Napoli. La sua simpatia fuori dal terreno di gioco lo ha fatto apprezzare così tanto dai propri tifosi da guadagnarsi il soprannome di “Ciro”, trasformandosi così in un napoletano acquisito.
Il trentaduenne ha raggiunto i 100 gol nel novembre del 2018 e nell’aprile di quest’anno ha pareggiato il numero di reti di Maradona in Serie A. Mertens, però, ha deciso di non fermarsi ed è arrivato a superare lo stesso Pibe de Oro proprio nel match di ieri sera, nell’ottobre 2019, quasi 6 anni dopo dalla sua prima rete. Dries ha segnato il gol numero 116, puntando ora al primato del podio.
Da Benitez ad Ancelotti, passando per Sarri, Mertens si è trasformato nel corso di questi anni in un punto di riferimento per tutti gli allenatori che ha incontrato. Sono cambiati i compagni di reparto e si sono vinte e perse partite, ma una certezza di continuità c’è sempre stata: Dries “Ciro” Mertens.
La Cina l’ha chiamato, dall’Oriente vogliono il belga e Aurelio De Laurentiis potrebbe ascoltare le proposte, dato che il rinnovo tarda ad arrivare. I tifosi sono speranzosi che la trattativa non vada mai in porto, per godersi ancora un talento straordinario che ha incantato l’Italia e l’Europa negli ultimi anni.
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