C’è la camorra con le sue avide mani sul “pezzotto” delle tv a pagamento. Questa l’inchiesta che ha pubblicato oggi “Il Mattino”, che individua in Franco Maccarelli, indicato dalla Finanza, come il “genio” della cosiddetta “Pezzotto Tv”. L’inventore della pirateria televisiva per le emittenti a pagamento, in sostanza. L’uomo è finito al centro di un’indagine condotta dala Procura di Napoli, ma era nel mirino anche della camorra napoletana. Espertissimo di affari e informatica, con fama di essere un vero e proprio genio, era costretto a evitare i clan degli scissionisti (nel senso di ex soci pronti a prenderne il posto) e di ritagliarsi un suo spazio d’azione.
La doppia vita dell’inventore del “pezzotto”
Sotto c’è un enorme giro d’affari, che ha ovviamente attirato gli interessi della criminalità organizzata. Il manager dalla doppia vita era sotto osservazione a Miano (quartiere napoletano dove operava) e aveva il pressing dei camorristi. Secondo i finanzieri una stima di movimentazioni annuali di Maccarelli ammonterebbe a circa 6 milioni e mezzo di euro. Questo grazie all’analisi di rapporti di accessi a diversi conti bancari in vari istituti.
Leggi anche – Partite trasmesse in diretta illegalmente, bloccati 114 siti pirata