I biancocelesti si preparano ad affrontare la sfida d’Europa League contro il Celtic in un clima non proprio disteso, sulla squadra di Inzaghi infatti pende l’occhio attento della Uefa che ha aperto un’indagine, disponendo anche qualche provvedimento disciplinare, per via dei cori razzisti negli stadi. La Lazio è attenzionata in tal senso dalla partita contro il Rennes, la tifoseria è stata avvisata – con i dovuti modi – dalla società che ha condannato ogni forma di razzismo e condotta antisportiva in campo, ma soprattutto sugli spalti.
L’argomento non ha lasciato indifferenti, alla vigilia del match, giocatori e allenatore del Celtic. A tal proposito si è espresso Christie che non ha usato mezzi termini: “Ne abbiamo parlato tra noi, ma è l’Uefa che dovrebbe intervenire. Però se per dare un segnale dovrò abbandonare il campo, sì, lo farò”, ha sottolineato. Gli ha fatto eco anche il tecnico Neil Lennon: “Spero che domani sia la celebrazione del calcio, tra due grandi squadre. C’è sempre una minoranza di tifosi che vuole rovinare tutto, ma voglio pensare alla partita e mi aspetto un’atmosfera fantastica. Il problema del razzismo non c’è solo in Italia, come abbiamo visto è anche altrove. Vedi l’Europa dell’Est”.
Celtic-Lazio, Christie avvisa: “Pronto a lasciare il campo in caso di cori razzisti”
Inzaghi, visto il clima, ha provato a rassicurare gli animi: “Il mio club ha sempre combattuto ogni forma di razzismo, quindi non penso che domani ci saranno problemi. Non sono assolutamente preoccupato”, ha rimarcato alla conferenza stampa di presentazione del match. Tutto sembrerebbe portare ad una gara che sarà contraddistinta esclusivamente dal fattore campo. Vedremo se il confronto offrirà ulteriori spunti di dibattito riguardo alla condotta dei supporters.
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