La Juventus, ancora imbattuta, affronta il Lokomotiv Mosca di Joao Mario e dell’ex Howedes. I bianconeri hanno vinto entrambe le precedenti sfide contro i russi nel primo turno di Coppa Uefa 1993-94: 3-0 a Torino con una doppietta di Fabrizio Ravanelli e un gol di Roberto Baggio, 1-0 al ritorno a Mosca con rete di Giancarlo Marocchi.
Lokomotiv Mosca, il percorso in Champions League
Secondo nello scorso campionato, il Lokomotiv partecipa alla fase a gironi per la quinta volta, la seconda di fila, in Champions League. Ha aperto il cammino con il 2-1 in casa del Bayer Leverkusen, primo successo esterno nella manifestazione dal 2-1 sul Galatasaray nella prima fase a gironi dell’edizione 2002-03. Il successo ha interrotto una serie di sconfitte consecutive in Europa, la peggiore nella storia del club, che però nella seconda giornata ha perso 2-0 in casa contro l’Atletico Madrid.
In Italia, l’unica vittoria del Lokomotiv rimane il 3-0 sull’Inter in Champions League nel 2003-04. L’ultima trasferta contro una squadra di Serie A risale invece allo 0-0 di Palermo nella Coppa Uefa 2005-06.
Lokomotiv Mosca, il cammino in stagione
Il Lokomotiv ha iniziato la stagione in Russia vincendo la sua terza Supercoppa di Russia il 6 luglio battendo lo Zenit per 3-2. Nelle prime 13 giornate di campionato, ha ottenuto 29 punti, cinque in più dell’anno scorso, e vinto le ultime tre partite. Arriva infatti dal 2-0 di venerdì in trasferta contro l’Akhmat Grozny.
L’allenatore del Lokomotiv Mosca: Yuri Semin
Il Lokomotiv Mosca ha in panchina uno dei migliori tecnici russi della storia recente, Yuri Semin, ex centrocampista offensivo che ha iniziato la carriera da calciatore allo Spartak Mosca ma è esploso con i rivali della Dinamo vincendo la Coppa dell’Unione Sovietica nel 1970. E’ alla sua terza esperienza sulla panchina del Lokomotiv, che ha già allenato dal 1990 al 2005 e poi di nuovo nel 2009-10. Nel primo periodo, ha vinto due titoli e quattro coppe di Russia, e raggiunto due semifinali di Coppa delle Coppe (1998 e 1999). In carriera, Semin ha vinto il campionato ucraino con la Dinamo Kiev nel 2008-2009, ha allenato il Gabala in Azerbaigian, il Mordovia e l’Anji, poi è tornato nel 2016 al Lokomotiv vincendo il campionato nel 2018 e la terza coppa nazionale in cinque anni nel 2019.
Lokomotiv Mosca: la formazione tipo
Semin oscilla tra il 4-1-4-1 e il 4-4-2. In porta il titolare è il brasiliano naturalizzato Guilherme, arrivato nel 2007. In porta il simbolo è il brasiliano naturalizzato Guilherme, tra i migliori del campionato, entrato anche nel giro della nazionale. Capitan Vedran Corluka, che pure ha iniziato come terzino, forma la coppia di centrali insieme all’ex della partita, Benedikt Howedes. Semin opta spesso per due terzini di copertura e non di spinta come il 32enne Ignatjev a destra e il 30enne Rybus a sinistra.
Il centrocampo conta sul polacco Krychowiak, che ha un po’ deluso dopo l’exploit a Siviglia, che difende ma sa anche gestire le prime fasi dopo il recupero del pallone. Il tecnico gli affianca spesso Barinov come regista, alternandolo con il giovane brasiliano Murilo Cerqueira. La flessibilità del modulo è garantita dalla presenza di Joao Mario, che anche Semin fa giocare sulla fascia pur non essendo un esterno.
Dall’altra parte, il gioiello del vivaio Zhemaletdinov, molto abile nell’uno contro uno, può sbilanciare la difesa della Juve. Si dovrebbe giocare il posto con Aleksey Miranchuk, il solo gemello disponibile visto che il fratello è infortunato. Aleksey, ha raccontato Francesco Petrella sulla Gazzetta dello Sport, “debutta prima, nel 2013, e due anni dopo vince la Coppa di Russia segnando un eurogol in finale contro il Kuban. Subito protagonista. Anche se Olga Smorodskaya, l’ex presidentessa del club, al momento del “congratulazioni” sbagliò gemello e andò da Anton, ancora panchinaro in attesa di exploit”. In effetti sono identici anche se in campo si distinguono perché uno è destro e l’altro mancino.
Semin tende poi ad affidarsi a Kolomeytsev, mezzala che si può adattare anche come trequartista utile anche nella fase di contenimento. In attacco, vista l’assenza di Djordjevic, l’attacco dovrebbe pesare su Smolov, comunque meno prolifico rispetto agli anni al Krasnodar.
Come gioca il Lokomotiv Mosca
Contro la Juve mancheranno Anton Miranchuk e Jefferson Farfan, i due giocatori che hanno prodotto più expected goals nella rosa del Lokomotiv quest’anno nella Premier League russa. Quarto per efficienza nel pressing in campionato, il Lokomotiv in patria tira più da fuori che dall’interno dell’area e tende a spingere con più insistenza nei secondi tempi a giudicare dalla concentrazione delle conclusioni.
In Champions League, il Lokomotiv Mosca ha giocato un calcio prevalentemente difensivo, di opposizione. Nelle due partite del girone, ha raggiunto appena il 36% di possesso palla rispetto al 51% della Juve, con il 74% di passaggi riusciti. Eppure, nonostante l’assetto allineato, i russi hanno concesso 35 tiri. Segno della principale debolezza dei russi, che di fatto difendono con un 4-5-1 ma non hanno uomini in grado di ribaltare velocemente il gioco soprattutto sulle fasce.
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