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Champions League

Inter-Borussia Dortmund, Conte: “Parlare di finale è esagerato. Non voglio rimpianti a fine partita”

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Borussia Dortmund, match valido per la terza giornata della fase a gironi della Champions League. Dopo aver ottenuto un pareggio e una sconfitta contro Slavia Praga e Barcellona, i nerazzurri sono chiamati all’impresa per battere i tedeschi e sperare ancora nella qualificazione.

I gialloneri hanno ottenuto un pareggio con il Barcellona e una vittoria contro lo Slavia Praga, portandosi così in testa al girone F con 4 punti, gli stessi dei blaugrana, ma con la differenza reti a proprio favore. La squadra di Favre non ha ancora incassato un gol in questa Champions League e punta a proseguire il percorso positivo iniziato in Europa anche nella trasferta di San Siro.

Conte ha risposto alle domande dei giornalisti partendo proprio nel parlare del match di domani contro il Borussia: Parlare di finale è esagerato. E’ una gara importante contro una squadra forte, ma è una partita. Le finali arrivano dopo. Rispetto alla partita di Sassuolo non abbiamo potuto lavorare molto, dobbiamo stare attenti a non perdere palla. Affrontiamo una squadra forte nelle ripartenze che in campo aperto fa male. In ogni partita abbiamo necessità di fare punti, non dobbiamo aspettare una sfida come quella di domani. In Champions potevamo fare di più contro lo Slavia e meritavamo di più con il Barcellona”. 

Conte parla delle aspettative per la partita con il Borussia

“A me non piace parlare delle mie assenze, ma neanche di quelle degli altri, altrimenti vediamo il bicchiere mezzo pieno solo dall’altra parte. Pensiamo a noi e cerchiamo di fare una buona partita. Sapete benissimo che noi vogliamo fare calcio, proponendo un’idea. Non siamo capaci ad attendere e ripartire di rimessa, noi dobbiamo costruire ma stando più attenti”. 

Sulle critiche a Lukaku, Conte ha aggiunto: “Romelu ha abbracciato tutti perchè era contento del gol. Non dimentichiamo che si passa facilmente dalla crisi alla celebrazione. Bisogna avere equilibrio, insegno questo ai calciatori, valutando la performance personale. Se gli attaccanti segnano siamo contenti e Lukaku si è integrato bene. Chiunque arriva si adatta subito“. In merito all’importanza di Handanovic, ha dichiarato: “E’ il capitano ed è uno dei nostri pilastri. Siamo contenti che sia il nostro portiere”.

“Ripetere la prova di Barcellona non so se basterà a vincere. Dobbiamo dare continuità di prestazione, dando tutto. Non dobbiamo avere rimpianti a fine partita. E’ fondamentale giocare al massimo delle nostre possibilità. Dobbiamo lavorare su alcune situazioni che in 3 mesi non riesci sicuramente ad applicare. Vediamo anche il bicchiere mezzo pieno ogni tanto, siamo il secondo miglior attacco della Serie A, con il lavoro miglioreremo sicuramente”, ha detto il tecnico leccese.

Sullo stacco mentale che ha portato ai 3 gol subiti dal Sassuolo ha espresso la sua idea: Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno: in 70 minuti abbiamo gestito bene, forse come mai dall’inizio del campionato. Dopo sappiamo, giocatori compresi, che c’è stato qualcosa di negativo. Anche loro sanno che sono stati regalati dei gol, riaprendo una partita chiusa”.

Conte ha speso alcune parole anche su Lautaro Martinez: “Deve lavorare sicuramente tanto. Testa bassa e pedalare come dico sempre. Non deve pensare che il gol sia tutto per un attaccante, perchè per me non è così. Sta lavorando per la squadra come voglio e deve continuare in questa direzione. Ha tanto da crescere, però ha delle potenzialità importanti. Deve capire lui se vuole diventare un top o rimanere un giocatore di un livello medio“.  

In merito agli infortuni di Sensi e D’Ambrosio ha concluso: Difficile parlarne ora. Per Danilo è importante sarà valutare la soglia del dolore che ha e bisognerà aspettare. Su Stefano aspettiamo notizie dello staff medico”.

Leggi anche -> Champions League, arbitri 3.a giornata: Taylor dirige Inter-Borussia Dortmund. Un inglese per l’Inter

Claudio Mancini

Claudio Mancini, 23 anni. Diplomato nel 2018 al Liceo linguistico e attualmente aspirante giornalista e vincitore di un Master nel settore. Cresciuto con il sogno di diventare telecronista sportivo.

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Claudio Mancini

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