Milan, Bertolacci al veleno: “La società non voleva che giocassi”. Dopo essersi svincolato dal Milan, Andrea Bertolacci ha deciso di ripartire dalla Sampdoria. L’ex centrocampista rossonero ha firmato un contratto che lo legherà ai blucerchiati fino al 30 giugno 2020. Il giocatore viene da un anno non semplice. Nella stagione 2018/2019, infatti, Bertolacci ha giocato soltanto 4 partite, per un totale di soli 139 minuti. Nell’intervista rilasciata al giornale ‘Secolo XIX’, il centrocampista ha fatto luce sui motivi della sua esclusione: “Andavo a scadenza di contratto, è stata più una scelta della società. Con Gattuso ne ho parlato e ho capito che non era opera sua. Io peraltro mi sono allenato tutto l’anno col sorriso, non ho mai remato contro, avevo ottimo rapporti con tutti”.
Bertolacci: “Se ci fosse stato Gattuso, non ci sarebbe stato nessun problema”
Poco dopo il suo approdo a Genova, la Sampdoria ha deciso di sollevare dall’incarico Eusebio Di Francesco, chiamando al suo posto Claudio Ranieri. Prima di puntare sull’ex tecnico della Roma, però, la società ligure ha contattato anche Gennaro Gattuso. Sulla questione, Bertolacci è stato chiaro: “Sapevo prima di firmare che avrei potuto trovare Gattuso, ma non avrei avuto nessun problema. Anzi, magari qui avrei giocato sempre. Con lui ho un buon rapporto, ci siamo sempre parlati chiari ed era stato lui a volermi al Milan”.
Tra le squadra in cui Bertolacci ha militato, c’è anche il Genoa. Con la maglia dei rossoblu, il centrocampista vanta ben 124 presenze, 13 gol e 15 assist. In merito, il giocatore ha confessato: “I tifosi genoani mi hanno colpito: solo qualche sfottò, nessun insulto. Ho dato tutto per loro, ora è giusto che dia tutto per una società che mi ha voluto fortemente. Lascerò parlare il campo, farò di tutto per onorare la Samp. Il presidente mi ha voluto ed è un segno di stima. Me l’aveva promesso anni fa su un aereo per Roma”.
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