Con l’incedere dell’autunno, arrivano sugli scaffali degli ipermercati e dei negozi di tecnologia i videogiochi: sono già usciti PES e FIFA, con le consuete versioni annuali, per quel che riguarda il calcio. Konami ed EA Sports ogni stagione dividono l’opinione pubblica fra apprezzamenti e stroncature sui dettagli del nuovo prodotto: dalla grafica alla giocabilità, passando per il tasso tecnico dei singoli elementi.
Ribery non si riconosce a FIFA 20: il centrocampista scrive a EA Sports
Questi i criteri di valutazione di una platea sempre più esigente, costituita anche da una pletora di gamer illustri che, al pari degli altri, utilizzano i giochi per svagarsi ma la prendono molto seriamente una volta davanti alla consolle. Se abbiamo visto piloti di Formula Uno giocare alla Playstation durante i momenti liberi di un gran premio, non dovremmo stupirci se Lukaku scrive a FIFA e PES per delucidazioni sul proprio avatar virtuale, esempio seguito anche dal neo acquisto viola Franck Ribery: il francese ha scritto su Twitter alla EA Sports lamentandosi circa l’aspetto fisico del suo personaggio, affatto somigliante alla realtà: “Chi è questo tizio?”, ha cinguettato il francese non riconoscendosi.
Qualcuno penserà che sia un bene, l’aspetto di Ribery più volte è stato oggetto di facili ironie da parte dei maligni. Per una volta che l’ironia la fa lui, bisogna starci. EA Sports ha provato a rimediare mettendo dei valori tecnici adeguati alla rilevanza del giocatore, dove non arriva l’aspetto fisico può giungere la tecnica e la classe. Ora lo sappiamo anche grazie ai videogames.
Played #FIFA20 with my kids not long ago. 🕹
Hey @EASPORTSFIFA…Who is this guy? 🤔🤨🤣 pic.twitter.com/fjCBjO4FOx— Franck Ribéry (@FranckRibery) October 17, 2019
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