Piove sul bagnato e non ci sono segnali positivi. Non solo i risultati sul campo, adesso affidati alla nuova gestione Pioli, per il Milan ci sono anche i numeri del bilancio che certificano un pesante rosso al primo anno di gestione del fondo americano Elliott. E’ il peggior dato nella storia del club. L’esercizio al 30 giugno 2019 ha chiuso con un passivo per 145,9 milioni, nettamente peggio rispetto alla gestione precedente di Yonghong Li, di circa 20 milioni.
Il Milan chiude in rosso. Il fondo Elliott ha fatto peggio della passata proprietà
Nei numeri l’analisi dei costi del club rossonero che ammontano a 373 milioni di euro, fanno registrare un aumento del 5.1%, i ricavi sono 241,1 milioni, la differenza con un -6,1 percento. Più semplicemente aumentano i costi e diminuiscono i ricavi. Ovvero sono diminuiti gli incassi derivati dalla cessione di giocatori, e le entrate derivanti dai biglietti per assistere ai match. A questo va aggiunto anche l’aumento per il costo del personale ed il valore dei giocatori in prestito. Tra tante cifre negative c’è anche qualche dato positivo, come l’aumento dei diritti televisivi. Calano anche gli ammortamenti. In bilancio pesano la mancata partecipazione alla Champions League e la presenza di grandi campioni come era stato in passato. Il Milan del fondo americano Elliott dunque ha fatto peggio del predecessore Yonghong Li, indagato in Cina, quest’ultimo aveva ceduto la società nel luglio del 2018.
“Abbiamo dovuto salvare un club dal fallimento. Il Milan poteva finire in Serie D come Parma e Fiorentina in passato” aveva detto qualche giorno fa l’amministratore delegato rossonero Ivan Gazidis. Gli avevano risposto l’ex presidente Silvio Berlusconi e l’ex Ad Adriano Galliani smentendo in modo deciso.
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