Il primo storico confronto tra Corea del Nord e Corea del Sud finisce senza reti. Il match, valido per le qualificazioni asiatiche al Mondiale 2022, non regala troppe emozioni e termina sullo 0-0. A distanza di 29 anni dall’ultima amichevole, si è giocato la prima partita ufficiale tra due paese, ufficialmente ancora in guerra.
Allo stadio Kim Il Sung, situato a Pyongyang (capitale del Nord), è stato vietato l’ingresso dei giornalisti stranieri e dei tifosi avversari, oltre alla diretta televisiva. La partita infatti si è giocata in un clima surreale, alla presenza di pochissimi ammessi, tra cui il presidente della Fifa Gianni Infantino. Una scelta presa nelle ultime ore, al contrario di quanto era stato annunciato.
La Corea del Nord infatti, per evitare di trasmettere una possibile sconfitta, ha impedito la diffusione delle immagini, scatenando molte polemiche tra i tifosi del Sud, costretti a seguire il risultato sul sito Fifa o Afc (Asian Football Confederation). I media sudcoreani si dovranno accontentare di una registrazione del match, nonostante l’impianto poteva ospitare 50mila spettatori.
Una scelta difficile da accettare per la Corea del Sud, che sul campo non è riuscita a rispettare i pronostici. La differenza tecnica, guardando il ranking Fifa (37°posto contro il 113° del Nord), è superiore ma non è bastata per vincere. Il risultato però è stato condizionato anche dal contesto, come dichiarato dal difensore sudcoreano Lee Jae-ik: “Onestamente non penso al risultato, la mia priorità è quella di tornare vivo da Pyongyang”. Il secondo appuntamento, per la gara di ritorno al Sud, si giocherà il prossimo 4 giugno.
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