Francia-Turchia, tensione “stemperata” al momento degli inni con le squadre schierate prima dell’inizio della partita.
Le vicissitudini politico-militari con l’invasione turca nei territori siriani occupati dalla minoranza curda hanno creato un’attesa per il match odierno che è andata ben oltre l’aspetto sportivo con le due compagini vicine alla qualificazione a Euro 2020. Nonostante le premesse della vigilia, il pubblico transalpino, differente da quanto purtroppo accade in altri stadi europei, non ha coperto di fischi l’inno turco cantato dai circa 4mila tifosi presenti nel settore ospite, dai calciatori e dallo staff in panchina. Da brivido – e non è certo una novità – la Marsigliese. Il canto patriottico francese, inno alla libertà, si è verosimilmente caricato di ulteriore significato per il conflitto in atto, nei confronti del quale l’opinione pubblica transalpina è schierata contro il governo Erdogan.
Alcuni tifosi turchi, tuttavia, non hanno esitato a replicare, sugli spalti, il saluto militare, “simbolo” di vicinanza ai soldati impegnati sul fronte siriano. Tra supporter presenti nel settore dedicato ed altri, si stima che siano circa 25mila i turchi presenti nello stadio nazionale parigino.
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