Momenti difficili per Daniele De Rossi al Boca Juniors, l’ex centrocampista giallorosso, accolto come un idolo al suo arrivo a Buenos Aires in estate, sembra stia vivendo un periodo opaco in Argentina complici gli acciacchi e i guai muscolari che lo tengono lontano dal terreno di gioco.
Anche il trasporto dei tifosi verso di lui sembrerebbe essersi affievolito, la stampa locale, inoltre, sottolinea come la sua posizione all’interno del club sia in bilico: “L’entusiasmo e la rivoluzione che aveva generato il suo arrivo sono andate rapidamente affievolendosi”, si legge in un duro editoriale su “La Nacion” che prosegue: “I media che lo marcavano a uomo quotidianamente si sono defilati e i tifosi che lo immaginavano perno della squadra si stanno abituando a vederlo in panchina o più spesso in tribuna”. A mettere il carico da undici, poi, ci ha pensato il portale Infobae: “De Rossi è passato in poco tempo da idolo acclamato dei tifosi a ruota di scorta dei giovani in rampa di lancio”, parole al vetriolo che accompagnano l’ipotesi di un divorzio anticipato fra le parti.
De Rossi-Boca Juniors, l’idillio sembra essere al capolinea: divorzio in arrivo?
De Rossi, a livello di marketing, ha avuto un grande impatto. Tuttavia la sua ridotta presenza in campo starebbe facendo storcere il naso a molti: il primo a starci male è proprio il centrocampista di Ostia che, finora, in Sudamerica ha collezionato appena 336 minuti giocati. 5 presenze totali, di cui soltanto due dall’inizio alla fine. Inoltre l’ex romanista, in seguito ai guai fisici, salterà anche il secondo Superclasico di Libertadores. Sullo sfondo, poi, ci sarebbero le elezioni presidenziali di dicembre: qualora al Boca dovessero cambiare i vertici, anche Burdisso – decisivo nell’approdo di De Rossi in Argentina – potrebbe cambiare aria. A quel punto Daniele potrebbe seriamente fare le valigie, dal momento che non verrebbe più considerato indispensabile alla causa. Ci vorrebbe un’inversione di rotta, ma solo il tempo potrà rivelarsi principale alleato di De Rossi. Oppure nemico giurato. Sicuramente la cosa più snervante, finora, è non avere certezze.
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