Claudio Ranieri è arrivato al suo trentatreesimo anno come allenatore. Dopo una carriera da difensore, che l’ha visto partire dalle giovanili della Roma, passando per le oltre 200 presenze nel Catanzaro, per poi appendere gli scarpini al chiodo dopo due stagioni al Palermo, è iniziato un lungo percorso che gli ha portato alcune delle maggiori soddisfazioni nella sua vita.
Ranieri ha iniziato ad allenare nel 1986, alla guida della Vigor Lamezia e solamente dopo una stagione si è trasferito alla Campania Puteolana. Le primissime esperienze gli hanno permesso di approdare al Cagliari nel 1988, dove è riuscito, in due stagioni, a vincere la Coppa Italia di Serie C e a riportare i sardi in Serie A, ottenendo la salvezza con una giornata di anticipo nel primo anno di partecipazione.
La grande impresa effettuata con il Cagliari, gli ha permesso di essere notato dal Napoli, che l’ha chiamato nel 1991. Con i partenopei ha ottenuto una qualificazione in Coppa UEFA grazie a un quarto posto in campionato. A causa di una doppia sconfitta contro PSG e Milan, però, gli azzurri l’hanno esonerato e nell’estate del 1993 è stato chiamato dalla Fiorentina.
L’approdo in Viola ha sicuramente aiutato la carriera di Ranieri a ricevere uno slancio importantissimo, dato che già al suo primo anno è riuscito a conquistare la promozione in Serie A. Due stagioni più tardi, è riuscito a condurre al quarto posto la Fiorentina, vincendo anche la Coppa Italia. L’anno dopo sarà il turno della Supercoppa italiana, vinta in finale contro i campioni d’Italia del Milan, e di una semifinale nella Coppa delle Coppe persa contro il Barcellona.
Claudio Ranieri lascia l’Italia per 10 anni
Nel 1997 Ranieri ha deciso di accettare l’offerta del Valencia, lasciando così per la prima volta l’Italia. I spagnoli avevano iniziato nel peggiore dei modi quella stagione ma, grazie al tecnico italiano, hanno raggiunto il nono posto che è equivalso alla qualificazione per la Coppa Intertoto, vinta in finale contro l’Austria Salisburgo. Nella sua seconda stagione spagnola è riuscito a vincere la Coppa del Re, battendo in finale l’Atletico Madrid.
Ed è proprio sulla panchina dei Colchoneros che ha deciso di approdare l’anno successivo. L’avventura a Madrid, però, è durata solamente 8 mesi, a causa di una sconfitta nei quarti di finale di Coppa Uefa e a un quint’ultimo posto in classifica.
Dopo diversi mesi di pausa, è tornato ad allenare nel settembre del 2000, questa volta in Inghilterra. Al Chelsea ha diretto 199 partite ufficiali, vincendone 107 e ottenendo una semifinale di Champions League e un secondo posto in Premier. Con l’arrivo di Abramovic ha lasciato i blues, per tornare al Valencia nel 2004. L’esperienza spagnola, però, non è stata proficua e a febbraio 2005 è stato esonerato.
Ranieri torna in Italia e tenta la rinascita
Dopo alti e bassi all’estero, che hanno portato a pochissimi trofei, Ranieri è tornato in Italia nel 2007, alla guida del Parma. In quell’anno è riuscito a salvare i ducali all’ultima giornata, completando il compito per il quale è stato chiamato. Al termine di una stagione da impresa sportiva, con 27 punti conquistati in 16 partite, è stata la Juventus a chiamarlo. Nel 2007-2008 i bianconeri hanno concluso il campionato al terzo posto, riuscendo, dopo il buio di Calciopoli, a battere il Real Madrid in due circostanze nell’annata successiva. In seguito a risultati poco convincenti, però, è stato esonerato.
Claudio Ranieri è così tornato alla Roma, la sua casa. Negli anni alla guida della squadra capitolina è riuscito a vincere per due volte il derby, arrivare in finale di Coppa Italia e concludere al secondo posto, per due punti. La stagione successiva, però, l’ombra dell’esonero è tornata prepotente e dopo una clamorosa rimonta subita dal Genoa, ha concluso la sua avventura.
Ranieri ha proseguito poi all’Inter, dove non è riuscito a lasciare una grande traccia di sé e senza ottenere risultati memorabili. Meglio ha fatto in Francia, dove al Monaco è riuscito prima a ottenere una promozione in Ligue 1 e nell’annata successiva a un secondo posto alle spalle del PSG. Nel luglio del 2014 ha firmato con la Grecia, ma quell’avventura si è rivelata la più disastrosa della sua carriera: 2 pareggi e una sconfitta contro le Far Oer, hanno determinato il suo esonero.
Il miracolo di Leicester e l’approdo alla Sampdoria
Il 13 luglio del 2015 è stato annunciato come nuovo allenatore del Leicester City, piccola squadra di Premier League speranzosa di salvarsi. Con le “Foxes” è artefice di un miracolo sportivo che rimarrà indelebile nella storia. Contro qualsiasi pronostico, il 2 maggio del 2016 si è laureato campione d’Inghilterra, per la prima volta nella storia del Leicester e della sua carriera. “King Claudio” è diventato il terzo allenatore italiano a vincere la Premier League, scrivendo una favola perfetta e venendo premiato come miglior tecnico dell’anno.
A febbraio 2017, però, un altro triste esonero. Dopo una stagione poco proficua al Nantes e una al Fulham, è stato richiamato dalla Roma per raddrizzare il tiro in seguito a una pessima stagione. Lasciata la panchina giallorossa è ora approdato alla Sampdoria per riuscire in un’altra delle sue imprese: rialzare una squadra in ginocchio.
Claudio Ranieri dovrà guidare i blucerchiati attraverso un campionato ostico e dopo aver incassato 6 sconfitte in 7 giornate con Eusebio Di Francesco alla guida. Il tecnico romano ci ha abituato a queste imprese e la sfida, proprio contro la Roma, per l’esordio in panchina, chiuderà un incredibile cerchio voluto dal destino.
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