Milan, Pioli impone nuove abitudini: colazione e pranzo in gruppo

Milan, Pioli ricompatta il gruppo
Milan, Pioli ricompatta il gruppo (Getty Images)

La mano di Stefano Pioli comincia già a farsi sentire. Hanno già quest’impressione dalle parti di Milano, sponda rossonera, dove dall’esonero di Giampaolo sono passati soltanto pochi giorni ma sembra già una vita. Pioli, presentato alla stampa per riscattare la squadra dopo un periodo buio, ora comincia a fare sul serio.

Preso possesso del campo dall’allenamento, il tecnico emiliano – in questi primi momenti a tinte rossonere – ci tiene a mettere uno spartiacque con il passato. A Milanello si ricomincia da zero: la seconda volta in pochi mesi, per evitare altri stop e scivoloni, perchè non saranno più concessi. Pioli cercherà di fare il massimo per tener fede al proprio contratto, ma prima deve capire con chi ha a che fare. Allora occorre ricompattare un gruppo spento e smarrito già dalle prime ore di ogni giorno, quindi nuove abitudini: colazione e pranzo in comune e un programma d’allenamento mirato.

Milan, Pioli detta la linea: colazione e pranzo in gruppo per ricompattarsi

Dieta programmata, scambi di idee, e poi moduli e tattiche. Prima, però, bisogna recuperare l’affiatamento e la consapevolezza di potercela fare: quella sopraggiunge solo dopo un periodo di conoscenza reciproca. Per questo Pioli, nel programma d’allenamento inviato ai giocatori, ha sottolineato con la penna rossa: “Pranzo obbligatorio”, appuntamento immancabile sia dal punto di vista alimentare che da quello conviviale. I giocatori dovranno essere uniti, attorno al tavolo come in campo, per raggiungere un obiettivo comune che in tal caso è risalire la china.

L’ex Inter fa suo il concetto mens sana in corpore sano: lo dicevano i latini e lui lo applica, cosciente del fatto che prima del fisico adeguato, per scalare la montagna di una classifica al momento opaca, serva la testa giusta. Gli stimoli arriveranno, si spera, anche attraverso la divisione del cibo e la condivisione di un piatto di carne. Dai piccoli gesti si evince che questa risalita è appena cominciata, ora è tutto nelle mani dei giocatori e del mister, per non rimanere “in punta di forchetta”.

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