L’Italia di Roberto Mancini insegue la storia. Dallo 0-0 con il Portogallo, infatti, gli azzurri hanno battuto Usa, Finlandia (2 volte), Liechtenstein, Grecia, Bosnia Erzegovina e Armenia. Mancini ha così eguagliato le sette vittorie consecutive ottenute in nazionale solo da Valcareggi nel 1973 e Trapattoni nel 2003. Battendo Grecia e Liechtenstein, raggiungerebbe i nove successi di fila degli azzurri di Vittorio Pozzo. Ma in quella serie, tra il dicembre 1937 e il marzo 1939, rientrano affermazioni contro tutte le grandi d’Europa dell’epoca e il percorso verso il secondo titolo mondiale consecutivo.
Italia, la serie record di Vittorio Pozzo
L’Italia di Pozzo è nel cuore di una serie di 30 partite senza sconfitte. Le nove vittorie di fila iniziano con il 6-1 al Belgio del 15 maggio 1938, penultima amichevole prima della Coppa Rimet. A San Siro, l’Italia va in svantaggio (gol in mischia di Jean Capelle, centravanti dello Standard Liegi) ma completano in rimonta la vittoria più larga di sempre contro i Diavoli Rossi. Pareggio su rigore di Meazza, che poi esce per un colpo al sopracciglio e rientrerà solo nella ripresa, segnano Andreolo e Pasinati poi si scatena Silvio Piola che infila una tripletta in tredici minuti. Gli azzurri completano l’avvicinamento alla Coppa del Mondo con il 4-0 alla Jugoslavia.
Italia, il titolo mondiale nel 1938 arricchisce la serie
La serie di vittorie consecutive comprende il percorso che porta al titolo mondiale del 1938. Al debutto iridato in Francia, l’Italia sfida la Norvegia, squadra di mezzi tecnici non straordinari ma con un calcio solido e veloce. Il vantaggio iniziale di Ferraris sembra bastare ma nel finale pareggia l’ala sinistra Arne Brustad del Lynn di Oslo, che aveva segnato cinque gol alle Olimpiadi di Berlino. L’Italia fa valere la forza dei singoli ai supplementari e vince 2-1: gol vittoria di Piola. A Parigi, sessantamila spettatori aspettano il quarto di finale tra l’Italia e i padroni di casa della Francia. Il portiere francese Di Lorto, protagonista dello 0-0 in amichevole di sette mesi prima, si fa infilare da Colaussi. Pareggia Heiresser, che alza il ritmo del gioco dei Bleus. Andreolo e Meazza però danno oedine all’Italia che nel secondo tempo rifinisce una vittoria meritata grazie alla doppietta di Piola.
Da leggenda la semifinale contro il Brasile che ha già prenotato i biglietti per la finale. Tanti raccontano di Meazza che batte il rigore del 2-1 tenendosi l’elastico rotto dei pantaloni con la mano, ma le immagini dell’epoca che mostrano solo la parte finale della rincorsa non confermano. In finale, anche il pubblico francese ostile all’Italia anche per ragioni politiche si scioglie in un applauso per la nazionale che supera 4-2 l’Ungheria. E’ un trionfo del calcio all’italiana. La serie continuerà con il 2-0 alla Svizzera, l’1-0 alla Francia a Napoli deciso da Biavati, il 3-2 del marzo 1939 alla Germania che in squadra contava anche su diversi calciatori austriaci dopo l’Anschluss. La serie è terminata il 13 maggio 1939 con il 2-2 a San Siro contro l’Inghilterra.
Mancini insegue la storia
Nelle sole qualificazioni europee, Mancini ha ottenuto sei vittorie di fila. Per l’Italia, però, la serie si allunga a dieci partite tenendo conto anche della gestione Conte in questo tipo dicompetizione. E’ la prima volta, però, che gli azzurri vincono sei gare consecutive nella loro storia nelle qualificazioni per gli europei. Una serie che regala agli azzurri il primo match point per Euro 2020.
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