Milan, Pioli e la clausola di contratto: addio senza qualificazione alle coppe

Pioli senza coppe addio
Pioli se non si qualificherà per le coppe europee lascerà il Milan (Getty Images)

Stefano Pioli si è detto “onorato della chiamata del Milan”, prova subito a distendere i toni l’ex nerazzurro per far ricredere gli scettici. Il suo arrivo dopo l’addio di Giampaolo non parte sotto i migliori auspici per la piazza che voleva Spalletti, ma di interista ne è arrivato un altro. Quello sbagliato, per molti, al punto che su Twitter l’hashtag #Pioliout è trendtopic da ieri con cifre da capogiro.

Sembrerebbe non volerlo nessuno, eppure questo Milan è a lui che si deve aggrappare per evitare il peggio: l’ipotesi più nefasta, quindi inammissibile, dalle parti di Milanello sarebbe restar fuori dalle coppe un’altra volta. Gli è rimasta in gola a Maldini e soci quell’Europa League disattesa per problemi finanziari – gli stessi che Gazidis ci ha tenuto a rimarcare, per dire che a Casa Milan nessuno dimentica da dove si viene – e che adesso deve essere ritrovata ad ogni costo. Magari anche con qualcosa in più, ma vista la situazione di partenza meglio procedere per gradi.

Milan, Pioli andrà via se non riuscirà a centrare le coppe europee

Insomma, Pioli non può sbagliare: lui a Milano non è venuto per fare il traghettatore e lo sa, qualora non fosse abbastanza chiaro c’è il contratto a ricordarglielo che, fra le altre cose, riporta una clausola determinante: se la squadra non dovesse centrare l’obiettivo delle coppe europee, ci sarebbe la risoluzione del rapporto di lavoro. O fra le prime 5 o a casa, dunque. Lo conferma “Il Corriere della Sera”. Il Milan non aspetta più, è finito il tempo delle scommesse: siamo arrivati al momento del giudizio. E la mannaia di via Aldo Rossi si abbatterà anche sul prossimo che non dovesse portare i rossoneri dove meritano di stare.

È iniziata la linea dura che, però, prevederà una lauta ricompensa qualora il club dovesse arrivare in Champions League: 500mila euro di bonus, perchè lo sport – come la vita – è diviso fra bastone e carota. Di bastonate il Milan, fin qui, ne ha prese parecchie. È tempo di gustarsi i frutti del duro lavoro, magari con un Pioli in più.

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