La Curva Sud del Milan ha emesso un durissimo comunicato di protesta nei confronti della società rossonera, attaccando il lavoro svolto nel corso di questi mesi, che non ha portato alcuna soddisfazione in campo al popolo rossonero.
L’esonero di Giampaolo e l’iniziale scelta di Luciano Spalletti come sostituto, con il dietrofront che ha obbligato la società a dover puntare su Stefano Pioli, è stata la decisione che ha portato a uno sfogo definitivo da parte della tifoseria milanista.
Milan, la Curva Sud durissima contro la società
“Tempo scaduto… dimostrare” Questo è lo striscione esposto sabato sera contro il Genoa, un popolo milanista esausto delle continue figuracce di questa società. Ogni volta che pensiamo di aver toccato il fondo, la situazione precipita ulteriormente”, recita la prima parte del comunicato.
Poi la Curva Sud prosegue commentando le scelte fatte dalla società: “Abbiamo appoggiato il nuovo progetto di una squadra di giovani, accettando a malincuore di non poter vedere arrivare un top player, almeno per il momento. Abbiamo assistito sgomenti alla fallimentare gestione di Giampaolo, scelta fortemente voluta dalla dirigenza attuale e gettata alle ortiche dopo neanche tre mesi di lavoro (giustamente). Abbiamo visto un mercato estivo caratterizzato dai tanti obiettivi sfumati, rimpiazzati all’ultimo da altri giocatori mai menzionati prima per il progetto del nuovo Milan. Oggi, dopo tutto questo, ci troviamo di fronte a un cambio di rotta, l’ennesimo di questi ultimi anni. Non vogliamo esprimerci dal punto di vista tecnico sulla scelta del nuovo allenatore, a quello penserà come sempre il rettangolo di gioco”.
Il comunicato si conclude con: “La cosa che ci lascia sconcertati è che la società, che aveva scelto un altro tecnico per la nostra panchina, per altro senza comunicare tempestivamente l’esonero al vecchio allenatore, ha ripiegato su un altro nome, mettendo in risalto nuovamente tutta la sia debolezza e non ottenendo quello che realmente voleva per l’ennesima volta. I tifosi rossoneri sono stufi di esser presi in giro, noi non meritiamo più e non accetteremo mai più questo spettacolo indegno“.