“Il mio primo gol fra i professionisti? È stato stupendo fare gol al ‘Bentegodi’, in serie A”. Marash Kumbulla, difensore del Verona, si è preso un piccolo posto nella storia del calcio italiano. E non solo perché il suo gol ha avviato il 2-0 alla Sampdoria costato la panchina a Eusebio Di Francesco. E’ infatti il più giovane difensore a segnare una rete in Serie A.
Kumbulla si ispira a Chiellini
“E’ una vera e propria favola. Ho attaccato lo spazio, ho colpito di testa e l’ho imbucata in rete. Sono contento per il gol ma ancora più contento per la vittoria della squadra” ha detto Kumbulla, difensore di origine albanese che si ispira a Giorgio Chiellini.
Kumbulla, classe 2000, è nato a Peschiera del Garda. Al Verona è entrato quando aveva otto anni: è praticamente cresciuto in gialloblù. Cresciuto non solo in senso calcistico. Alto un metro e novanta, ha un fisico longilineo anche se, dice, vorrebbe mettere su più la massa muscolare. Mantiene però una buona visione di gioco. Qualità che avevano convinto Pecchia due anni fa e Grosso nella scorsa stagione a portarlo in ritiro.
Kumbulla al centro della difesa di Juric
Il debutto nel finale della partita vinta 4-0 sul Cittadella a dicembre del 2018, è solo l’inizio. Juric lo vede come il nuovo pilastro della difesa del Verona, come perno della linea a tre. E’ un ruolo complesso, variegato, serve attenzione in marcatura e sveltezza nella distribuzione bassa del pallone.
Un ruolo cui sarebbe potuto assurgere anche prima, e fa quasi strano parlare di esplosione ritardata per un difensore non ancora ventenne. Ha avuto infatti diversi problemi muscolari nelle ultime stagioni che ne hanno rallentato l’inserimento stabile in prima squadra. “Il mio lungo percorso nel Verona? Non me lo sarei mai aspettato, ma l’ho sempre sognato, sin da quando sono entrato in questo Club, all’età di soli 8 anni. Ora voglio fare il maggior numero di presenze possibili in serie A” ha detto Kumbulla che quel primo gol l’ha sognato a lungo.
“Ha la testa giusta, è timido, serio, anche troppo. È entrato nello spogliatoio in punta di piedi, ma si fa rispettare e tutti gli vogliono bene. Soprattutto Rrahmani” ha detto alla Gazzetta dello sport il padre, Lin, che gestisce un’impresa edile e un ristorante a Peschiera del Garda. Era così anche da bambino quando frequentava i campus estivi organizzati dal Verona.
A Juric, Kumbulla è piaciuto subito. “Con me gioca chi merita, non guardo la carta d’identità” ha detto il tecnico croato. “Credo che sia molto importante ricevere una considerazione così da parte di un allenatore: per un giovane è fondamentale. Il resto lo fanno il carattere, la voglia di imparare” ha spiegato il difensore che l’anno scorso aveva giocato appena due partite ufficiali. La società, che un anno fa ha rifiutato le offerte del Sassuolo e dell Empoli, e a gennaio ha respinto il sondaggio della Juventus, si gode il suo nuovo ministro della difesa.
Kumbulla ha scelto l’Albania
Presente in tutte le nazionali giovanili albanesi (9 presenze con l’Under 17, 1 con l’Under 19 e 2 con l’Under 21), Kumbulla ha già assaggiato in prima squadra con le Aquile. Il nuovo ct Edy Reja che l’ha convocato partite valide per le qualificazioni agli Europei 2020 contro Francia e Islanda a settembre, senza però mandarlo in campo. Bravo con e senza palla, capace di inserirsi sui calci da fermo come dimostrano la sua esperienza nelle giovanili del Verona e il gol alla Samp su punizione di Veloso, Kumbulla è pronto a prendersi il centro della scena, in Italia e in nazionale.
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