Finale molto polemico all’Olimpico dopo il gol annullato a Kalinic, decisione che mantiene l’1-1 tra Roma e Cagliari nella settima giornata di Serie A. Ma non è l’unico episodio da moviola della gara.
Roma-Cagliari, gli episodi da moviola
Nel primo tempo, dopo l’ammonizione corretta per il duro intervento di Cigarini su Diawara, che qualche minuto più in là dovrà lasciare il campo in lacrime portato fuori a braccia dai medici, al 24′ l’arbitro Massa assegna un rigore al Cagliari. L’arbitro rivede al VAR il tocco di Mancini di mano e opta per il penalty. L’impressione è che l’interpretazione dell’episodio da parte di Massa sia corretta. Ricordiamo che da quest’anno l’IFAB ha modificato il regolamento, ma non i parametri per valutare il fallo di mano. Come ha scritto sul suo blog Luca Marelli, avvocato ed ex arbitro, “se prima la volontarietà era un elemento fondamentale per la punibilità, nella nuova versione la stessa volontarietà è divenuta una fattispecie specifica. Ciò significa che il tocco di mano, per essere punibile, non deve essere sempre connotato da volontarietà. Perciò un tocco volontario è sempre punibile mentre, al contrario, un tocco involontario non è sempre da ritenersi regolare”.
Fa più discutere, invece, la decisione di annullare il gol di Kalinic. Una valutazione che fa scattare la rabbia dei giocatori della Roma a fine partita. “E’ stato un match falsato per un errore tecnico dell’arbitro” ha detto a caldo il ds giallorosso Petrachi a Sky. Il tecnico del Cagliari, Maran, spiega invece che per lui si tratta di una decisione giusta. Che è successo? Kalinic spinge Pisacane che si scontra con Olsen e gli permette di appoggiare a porta vuota. Il VAR stavolta decide di non intervenire. La spinta c’è, Pisacane non avrebbe motivo di andare a cadere in quel modo e in quel punto del campo. Peraltro, nello scontro con il portiere il difensore ha la peggio e deve lasciare il campo in barella, poi lo stadio Olimpico in ambulanza.
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