Il suo Milan era chiamato ad una vittoria, per salvare classifica, morale e panchina di Giampaolo. I tre punti contro il Genoa sono arrivati, ma il futuro potrebbe essere ancora un’incognita. Questo Milan convince più nel secondo tempo – dove comunque rischia di subire il gol del pareggio nel finale da quello stesso Schone che la gara, dal punto di vista rossonero, l’aveva compromessa – che nel primo dove Reina fa la differenza in negativo ma poi si fa perdonare riscattando una prestazione opaca. Con buona pace di Donnarumma che, per fortuna, si rimetterà quanto prima. Intanto Giampaolo si gode i tre punti e riflette, perché il pericolo è scampato ma ancora non si può dire che i rossoneri giochino in fiducia. Il suo commento nel post gara:
I cambi hanno dato la sferzata alla gara: l’ingresso di Paquetà e Leao ha permesso la vittoria?
“No, sarebbe ingeneroso verso gli altri. La pressione era tanta ed eravamo finiti sott’acqua nel primo tempo. Avevo chiesto dal punto di vista temperamentale la migliore gara della loro vita e hanno messo tutto. La squadra però deve essere più lucida, esprimere un calcio più libero”.
Comunque l’apporto di Paquetà si è sentito…
“Paquetà è un ottimo calciatore, ma io a centrocampo ne ho tanti. È entrato bene, così come Leao, ma non condanno Calhanoglu. Ci sono momenti in cui uno è più lucido dell’altro e viceversa…”.
Come ha vissuto il rigore parato da Reina su Schone nel finale di gara?
“Sono abbastanza freddo durante le partite. Ero poco convinto ci fosse fallo, ma Reina ha talmente tanta personalità che avevo fiducia in lui, che si riscattasse parando il rigore”.
Cosa ha detto ai suoi nell’intervallo?
“Volevo che dopo l’intervallo la squadra uscisse a testa alta, senza sanguinare davanti agli squali”.
Ha preferito Leao a Piatek perchè lo vede un po’ spento ultimamente?
“Sono attaccato sia a Piatek che a Rafael. Hanno caratteristiche diverse, ma servono entrambi. Non butto via nessuno dei due, voglio tenere vivi tutti”.
Bonaventura è tornato dopo un lungo stop, come l’ha visto?
“Bonaventura mi è piaciuto, ha tempi di gioco, oggi dovevo avere personalità e lui ne ha data. Solo dopo potevamo puntare a giocare più liberi. Ci ha dato tranquillità”.
Quindi ora siete più sereni, il peggio è passato?
“Non siamo mai sereni”.
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