Che gli piaccia o no, Loris Karius è diventato un portiere famoso per le sue papere. Colossali gli errori in una partita topica come la finale di Champions League, dove con due madornali errori spianò la strada alla vittoria del Real Madrid. Un incubo, ma secondo il portiere tedesco, anche una notte del genere può diventare acqua passata.
Karius: “Nessuno considera il mio infortunio a Kiev”
“Non ci penso più adesso – spiega il portiere al Daily Mail – ora sono al Besiktas. Se tornerò al Liverpool? Sono in Turchia con la formula di un prestito biennale, quindi c’è la possibilità di tornare. Ma forse non rientrerò a Liverpool. In ogni caso sono tranquillo perché so che comunque andrò a giocare in una buona squadra”. In quella serata del 26 maggio 2018 tutti si ricordano delle sue “papere”: “E’ passato tanto tempo – ha proseguito – la gente può pensare quello che vuole, non mi interessa. E’ accaduto quello che sappiamo anche perché ci sono state tante circostanze negative, tra cui un infortunio che nessuno ricorda, o che non vuole considerare. Mi hanno diagnosticato una commozione celebrale: ho giocato con quella, ma durante la partita non l’ho accusato perché l’adrenalina era troppa”.
Karius: “Sento ancora alcuni ex compagni e l’allenatore dei portieri”
Karius, comunque. non ricorda il Liverpool con dispiacere o con rancore. Del resto la sua ex squadra la Champions League poi l’ha vinta… “Sono contento di questo successo e sono certo che hanno le carte in regola per vincerla ancora. Se mi sento con qualcuno di loro? Sì, con alcuni calciatori e con l’allenatore dei portieri”. E magari un giorno torneranno a lavorare insieme. Magari dimenticando davvero la notte di Kiev.
Leggi anche – Karius, ci risiamo: che papera in Europa League VIDEO