Ramsey esalta Sarri: “E’ fantastico. Inter? Avversario difficile”. E su CR7 dice…

Ramsey parla della Juventus

Aaron Ramsey è da poco arrivato alla Juventus, ma il gallese ha già lasciato il segno con buone prestazioni e una rete. Intervistato dalla BBC, il centrocampista ha parlato subito del suo allenatore Maurizio Sarri: Fin’ora è stato fantastico. Ci sono state nuove idee e nuove indicazioni, stiamo lavorando duramente per cercare di metterle in pratica. A volte non ha funzionato come avremmo voluto, altre si. Stiamo migliorando in quello che ci chiede e nel comprendere i nostri ruoli e responsabilità”. 

Ramsey ha raccontato anche l’ultimo periodo tormentato che ha vissuto con l’Arsenal: C’era molta confusione e molte cose erano rimaste in sospeso. La decisione è stata presa e quella era la situazione, quindo dovevo esaminare altre opzioni. Loro stanno attraversando un periodo di transizione, ma stanno andando sicuramente nella giusta direzione“. 

Cristiano Ronaldo, punto di riferimento per Ramsey
Cristiano Ronaldo, punto di riferimento per Ramsey

Ramsey parla di Cristiano Ronaldo

Ramsey ha speso alcune parole anche per Cristiano Ronaldo: “E’ stato proprio come tutti gli altri, molto accogliente. Rompe subito il ghiaccio e ti fa sentire come se stessi parlando con chiunque altro. C’è un clima familiare in tutto il club. Tutti sono motivati e molto concentrati su una cosa: vincere partite e trofei”.

Sulla sfida contro l’Inter di domenica ha aggiunto: “E’ migliorata in questa stagione. Conte li ha davvero organizzati e non hanno ancora lasciato un punto per strada. Sarà difficile. Hanno dei giocatori fantastici e dovremo stare attenti a tutti loro per ottenere il risultato che vogliamo”.

Ramsey ha concluso parlando dell’italiano: “Se voglio impararlo? Si certo, tutti gli incontri di squadra sono in italiano e la maggior parte dei calciatori lo parla. Non voglio apprenderlo solo per motivi calcistici. Quando vai in un ristorante oppure a fare benzina le persone non parlano inglese. E’ importante imparare la loro lingua e cultura. Ci metterò un po’, ho capito le parolacce in allenamento”.

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