Ha fatto senz’altro discutere la scelta, presa da Carlo Ancelotti, di lasciare Lorenzo Insigne in tribuna per la partita contro il Genk valida per la seconda giornata della fase a gironi di Champions League. L’attaccante napoletano non è stato utilizzano nemmeno per un minuto nella gara vinta contro il Brescia e la sua presenza in campo per la trasferta europea è stata data per scontata.
La voce circolata pochi istanti prima della diramazione delle formazioni ufficiali ha sorpreso e la conferma è arrivata poco dopo. Il capitano del Napoli si è seduto in tribuna e ha osservato i suoi compagni di squadra pareggiare per 0-0 contro la squadra belga, sprecando l’occasione di volare a 6 punti in classifica.
Caso Insigne, i retroscena sugli screzi con Ancelotti
Le problematiche tra i due sarebbero sorte già dopo la partita persa dal Napoli contro il Cagliari. Secondo Il Mattino, l’allenatore dei partenopei avrebbe rimproverato a Insigne un atteggiamento svogliato in campo nel ruolo di esterno in un centrocampo a 4. L’attaccante del Napoli, infatti, ha da sempre preferito giocare come ala in un 4-3-3 e non ha mai convinto particolarmente nel ruolo a cui si è adattato.
In conferenza stampa post partita, Ancelotti ha dichiarato che si è trattata di una semplice scelta tecnica dovuta a una condizione poco brillante, tentando di placare i media e delle possibili conclusioni affrettate. La decisione, però, ha portato alla conseguenza della nascita di un vero e proprio caso e la trasferta contro il Torino di domenica pomeriggio alle 18:00 sarà utile per comprendere il prosieguo della vicenda.
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