Quattro anni e mezzo di carcere, questo è stato chiesto dai pm Enrico Lussu e Gaetano Porcu per l’ex presidente del Cagliari – ora proprietario del Brescia – Massimo Cellino in merito agli illeciti commessi durante la costruzione dello stadio “Is Arenas” a Quartu Sant’Elena. La condanna è stata sollecitata anche per tutti gli altri imputati, sette, si legge sull’Ansa. Coinvolti anche l’ex sindaco di Quartu, Mauro Contini (5 anni), e Stefano Lilliu (4 anni e 3 mesi), assessore ai Lavori Pubblici all’epoca dei fatti.
Cinque anni e tre mesi, invece, la richiesta per l’allora direttore dei lavori Andrea Masala. Il tecnico comunale Raffaele Perra, invece, potrebbe scontare soltanto due anni e sei mesi. Mentre il progettista Jaime Manca e l’impresario Marcello Vasapollo potrebbero prendere un anno e sei mesi di reclusione ciascuno.
Cellino, chiesti quattro anni e mezzo di carcere: le accuse per lo stadio del Cagliari
Agli imputati vengono contestati il peculato consumato e il tentato falso. Caduti in prescrizione, ormai, i reati paesaggistici. I magistrati dell’accusa, al termine di una corposa requisitoria, ritengono che l’impianto per ospitare le partite del Cagliari – realizzato sette anni fa – sia una struttura completamente abusiva.
Non essendo un’opera pubblica, i soldi spesi dal Comune per la strada di collegamento, la recinzione e una cabina elettrica (circa 360 mila euro) dimostrerebbero un peculato ai danni delle casse comunali per favorire il Cagliari. A metà ottobre, presumibilmente il giorno 17, riprenderà il processo con le prime arringhe difensive.
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