Arrivano le prime sanzioni nei confronti degli Ultras della Juventus coinvolti nell’operazione “Last Banner”: il questore di Torino ha emesso 38 provvedimenti di Daspo. Si tratta di una svolta storica, perché i provvedimenti hanno durata decennale. Nel corso della mattinata ulteriori dettagli saranno diffusi in conferenza stampa.
L’operazione “Last Banner” è un’indgine nell’ambito della criminalità organizzata, scattata a il 16 settembre, con il coinvolgimento dei gruppi di tifosi organizzati della Juventus: “Drughi”, “Tradizione-Antichi valori”, “Viking”, “Nucleo 1985” e “Quelli… di via Filadelfia”, e il coinvolgimento dei loro capi. L’accusa è di un accordo tra gli ultras per mantenere il “controllo militare” della curva. La Juventus è parte lesa in questa vicenda. Sono già finiti in carcere sei tifosi: Dino Mocciola, capo dei Drughi, Salvatore Cava, Domenico Scarano, Umberto Toia, leader di Tradizione, Luca Pavarino, Sergio Genre. Ai domiciliari Fabio Trinchero, Giuseppe Franzo, Christina Fasoli, Roberto Drago, obbligo di dimora per Massimo Toia e Massimo Corrado Vitale. Le accuse sono molto pesanti: associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. E oggi sono arrivati anche i 38 Daspo. L’indagine è partita quando la Juventus ha sporto denuncia, che ha consentito al Gruppo Criminalità Organizzata della Procura di Torino di avviare le indagini alla ricerca di prove. Estorsioni e ricatti nei confronti della Juventus, cominciati alla fine della stagione 2017/18, quando furono tolti alcuni privilegi agli ultras. Esistente anche un’attività di bagarinaggio attraverso biglietterie compiacenti: i tagliandi arrivavano dal club rossonero.
Il Questore di Torino, in mattinata, ha fatto chiarezza con un comunicato: questi alcuni dettagli: “38 provvedimenti Daso, dei quali 15 con obbligo di firma – si legge – di questi ultimi, 12 nei confronti di coloro a cui è stata applicata una misura cautelare e 3 nei confronti di persone denunciate in stato di libertà ma già destinatari di Daspo pregressi”.
È stata applicata per la prima volta la nuova normativa sul Daspo, introdotta dal decreto sicurezza bis. Provvedimento fino a 10 anni. Nello specifico sono stati emessi 12 Daspo con obbligo di comparizione, irrogati nei confronti di altrettanti soggetti, cui sono state applicate misure cautelari, per il reato di estorsione e, per alcuni di loro, anche per associazione a delinquere e auto riciclaggio. Tra le persone colpite dal provvedimento anche i capi dei gruppi ultras Drughi e Tradizione, destinatari di Daspo della durata di 10 anni, con altrettanti anni di obbligo di comparizione. Anche due dei più stretti collaboratori del capo ultras dei Drughi sono destinatari di Daspo di 10 anni con obbligo di comparizione. I restanti provvedimenti hanno una durata che va dai 7 ai 6 anni. Altri 3 Daspo con obbligo di comparizione, della durata di 5 anni, sono stati irrogati nei confronti di altrettanti soggetti denunciati in stato di libertà per violenza privata/associazione a delinquere. Sono, invece, 23 i Daspo senza obbligo di comparizione, tutti con durata quadriennale, emessi nei confronti di persone indagati in stato di libertà per violenza privata e associazione a delinquere. Delle 38 persone raggiunte dal Daspo, 12 erano già stati colpiti da provvedimenti precedenti, mentre per 26 si è trattato del primo provvedimento. Le indagini, fanno sapere dalla questura, sono ancora in corso.
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