Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Sampdoria-Inter, anticipo di sabato alle 18:00 e valido per la sesta giornata di campionato. I nerazzurri hanno ottenuto 5 successi in altrettante partite, battendo Lecce, Cagliari, Udinese, Milan e Lazio e stazionano da soli al primo posto in classifica.
L’allenatore pugliese ha chiesto ai suoi giocatori di mantenere i piedi per terra e ha sottolineato come non sia ancora il momento per esaltarsi, dato che il percorso fino al termine della stagione è estremamente lungo. Discorso estremamente diverso per la Sampdoria di Eusebio Di Francesco che è ultima in classifica. I blucerchiati hanno ottenuto una sola vittoria in casa contro il Torino, le altre 4 gare hanno portato 0 punti totali.
Conte ha aperto la conferenza partendo proprio dalla gara contro la Sampdoria, per la quale ha dichiarato: “L’abbiamo studiata e abbiamo visto che è una squadra molto organizzata. Di Francesco è partito con un sistema di gioco e l’ha cambiato in corso d’opera. Vedi dei concetti ben delineati e dovremo fare attenzione perchè è la classica partita dove abbiamo tantissimo da perdere“.
“La partita della vita è quella che dobbiamo giocare. Le gare contro Juventus e Barcellona vengono dopo, dobbiamo pensare alla Sampdoria. E’ la quinta partita in pochi giorni e ci prenderemo dei rischi. Sceglieremo una formazione che vorrà ottenere sempre il massimo”.
Sull’avvio di stagione il tecnico ha commentato: “Nessuno parte per perdere, nella nostra testa in ogni partita c’è la ferrea volontà di ottenere la vittoria. Essere riusciti a vincere consecutivamente è importante ed è frutto del nostro lavoro, ma sappiamo anche che sono passate appena 5 giornate. Dobbiamo proseguire con la stessa volontà, migliorandoci e dando continuità ed evitando alti e bassi“.
“Quando cambi guida tecnica, c’è una rivoluzione quasi totale. C’è un percorso da fare e ognuno di noi ha dei margini di crescita. Per qualcuno sarà una strada più facile, per altri meno e noi abbiamo iniziato il nostro di percorso e dovremo capire a che velocità lo faremo“, ha detto Conte.
Per il dualismo Juventus-Inter, con possibili similitudini, Conte ha risposto: “Quando parliamo di forza di difesa parli dell’intera squadra, non difendono solamente il portiere e i 3 centrali. Sono 11 giocatori coinvolti avanti e indietro, io penso che la cosa più importante sia avere equilibrio tra le due fasi. Parallelismi è difficile farne, sono situazioni diverse. Ricordo che il primo anno alla Juventus fummo bravi e riuscimmo a vincere da imbattuti, pareggiammo tante partite trovando difficoltà importanti. Oggi non siamo i favoriti perchè Juventus e Napoli sono davanti a noi, ma questo non deve influenzarci. La qualità del campionato quest’anno si è alzata. La Lazio è una squadra forte che ha vinto la Coppa Italia e che può lottare per stare tra le prime 4, anche il Milan nonostante il momento no”.
Conte è tornato sugli alti e bassi citati in precedenza: “Basta vedere gli ultimi 9 anni dell’Inter. Non sono il primo a vincere 5 partite e non lo è neanche il gruppo. Due anni fa erano primi a dicembre, non a settembre, per finire in Champions all’ultima giornata battendo la Lazio. Questi sono gli alti e bassi, c’è uno storico. I cavalli buoni si vedono all’arrivo“.
Su Sanchez ha detto: “Penso che abbia parlato anche tanto di lui. In ogni conferenza mi fate la stessa domanda. E’ un calciatore che ha determinate caratteristiche, sta a noi fargli trovare la brillantezza che ha perso negli ultimi due anni. E’ un giocatore di spessore, prima o poi lo vedrete in campo dall’inizio“.
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