Questo Milan proprio non ingrana. Nella gara contro il Torino sembrava vicina la vittoria, ma nel secondo tempo tutto è cambiato. La grande reazione dei granata ha messo la squadra di Giampaolo in difficoltà, che ha subito due gol facendosi rimontare. Non è bastato il rigore di Piatek: il Milan ha perso ancora.
Con tre sconfitte in cinque partite, l’ex Sampdoria ora è già sul filo del rasoio. Alcuni quotidiani oggi hanno indicato anche le possibili alternative, fra cui anche il clamoroso ritorno di Gennaro Gattuso (impossibile o quasi). Nessuna di queste però convince. Questo è uno dei motivi che spinge la società, al momento, a dare ancora totale fiducia a Giampaolo. La prossima partita contro la Fiorentina non rappresenta un’ultima spiaggia per lui, come riportato dall’agenzia ANSA. A conferma di quanto detto da Paolo Maldini ieri nel pre partita: massimo sostegno per il tecnico, ricordando che anche Arrigo Sacchi faticò parecchio all’inizio.
Milan, Giampaolo è già in discussione
Il Milan di Giampaolo non ha convinto quasi mai: nemmeno quando ha vinto col Verona. Tra l’altro sempre grazie a un calcio di rigore. Più convincenti le prove col Brescia, dove è arrivata la sola altra vittoria stagionale, e il primo tempo nel match col Toro. Per il resto i rossoneri hanno lasciato a desiderare: rimontati dal Torino, dominati dall’Inter nel derby, e deludenti nell’esordio contro l’Udinese (altra sconfitta). L’allenatore ora deve dare risposte: Marco Giampaolo è un tecnico innovativo, che ha bisogno di tempo. La sua “flemma” e quel senso di calma apparente infastidiscono i tifosi. Ma sono difetti con cui Giampaolo ha sempre convissuto. Da parte della dirigenza milanista arriva fiducia, ribadita anche ieri prima della partita contro il Torino. Però non si può esagerare: mancano due partite alla sosta e ritrovarsi in zona retrocessione sarebbe inaccettabile. Anche perché all’orizzonte ci sono Fiorentina in casa e Genoa in trasferta. La società si aspetta due risultati positivi: 6 punti, forse anche 5. Ma la squadra deve dare un’impressione di identità e solidità che per ora non si è vista. Anche Maldini lo ha ribadito nel pregara di Torino: “Giampaolo ha la nostra totale fiducia, ma non possiamo dire di essere soddisfatti del gioco e dei risultati”. Avviso chiaro: l’allenatore ha due gare per salvare la panchina.
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