L’argomento razzismo tiene banco nel mondo del calcio italiano. Al di là di tanta e inevitabile retorica, si prova anche a fare qualcosa di concreto. In particolar modo, la “bacchettata” del presidente della Fifa Gianni Infantino ha scosso l’ambiente. “Il razzismo in Italia è un problema, così come in altre parti del mondo. Però l’Italia dovrebbe essere un paese moderno, ma si sta muovendo nella direzione sbagliata”.
Malagò: la replica a Infantino che fa discutere
Proprio sul tema razzismo è intervenuto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, che nell’elogiare il ministro per le politiche sociali e lo sport Giovanni Spadafora (che ha chiesto pene esemplari), ha anche detto una frase discutibile. A Radio 24 dichiarazioni che sembrano proprio una gaffe: “Il tifoso che fa “buu” a un giocatore di colore sbaglia, questo è ovvio. Ma è ancora più sbagliato quando un calciatore che guadagna 3 milioni l’anno si lascia cadere in area e magari è pure contento di prendere un calcio di rigore”. Per carità, due comportamenti sbagliati: ma il razzismo dovrebbe essere un problema molto più serio.
Poco fa in una nota del CONI il presidente si è scusato così: “Sono stato equivocate le mie parole. Ribadisco la più ferma condanna per i reiterati, deplorevoli episodi di intolleranza registrati negli stadi, ritengo di essere stato equivocato ma intendo scusarmi per aver richiamato – nella concitazione del momento – una scala di gravita’ relativamente alla colpevolezza degli attori protagonisti rispetto all’argomento” conclude.
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