Milan-Inter non è un derby solamente in campo. La storia alle spalle di questa sfida è ricca di racconti memorabili e momenti indimenticabili, ma la stracittadina milanese ha anche un presente e un futuro delle società da analizzare nel dettaglio. La Gazzetta dello Sport, questa mattina, ha riportato alcuni dati riguardanti il fatturato e le spese dei due club.
Dopo anni difficili per entrambe le squadre, la prospettiva per il futuro sembrerebbe migliore. L’Inter è riuscita a costruire una squadra competitiva per la stagione corrente, allenata da un maestro come Antonio Conte, mentre il Milan ha dovuto rinunciare alla partecipazione in Europa League, ma ha condotto una campagna acquisti estiva dignitosa.
Milan-Inter, il dato societario
Se in campo, in un derby, lo sfavorito riesce spesso a trionfare alla fine dei 90 minuti, al di fuori la storia non segue lo stesso copione. L’Inter è indiscutibilmente avanti ai cugini rossoneri: solo nei primi 6 mesi del 2019, Zhang Jindong, patron del fondo Suning, ha guadagnato 24,1 miliardi nel proprio fatturato. Il figlio Steven è un ponte con l’Italia anche per la società Evergrande, la più grande azienda immobiliare al mondo, che dalla Cina ha deciso di investire anche in Europa.
Discorso diverso per il Milan e il fondo Elliott. Paul Singer, capo del fondo americano, può vantare un aumento del proprio patrimonio, che conta ora 34 miliardi di euro nelle proprie casse. Il club nel 2017 ha speso 370 milioni, cifra che ha incluso anche il prestito a Mr Li. Una spesa che ha creato problematiche al Milan, ma che al giugno 2019 conta un rosso di “soli” 90 milioni, un miglioramento rispetto ai 126 precedenti. La società costa di più di quanto produce ed è possibile che dal fondo Elliott sia arrivato un nuovo finanziamento, un passo importante per rientrare nel Fair Play Finanziario e per far crescere nuovamente la squadra.
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