Milan-Inter, Conte: “Il derby non ci spaventa. Lukaku-Brozovic? Altri club più bravi a gestire”

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby Milan-Inter, in programma domani alle 20:45 e valido per la quinta giornata di Serie A. I nerazzurri hanno trionfato nelle prime 3 giornate di campionato, portandosi a punteggio pieno in solitaria, ma il debutto in Champions League, con l’1-1 acciuffato all’ultimo secondo contro lo Slavia Praga, ha lasciato l’amaro in bocca. I rossoneri, dall’altra parte, hanno ottenuto una sconfitta e due vittorie di misura contro le neo promosse, non convincendo pienamente nel loro avvio.

Conte ha risposto alle domande dei giornalisti, iniziando con le opinioni sul derby: “Non è mai una partita come le altre. Dovremo riprenderci dalla gara di martedì, seguendo i nostri dettami. I ragazzi mettono sempre grandissimo impegno e sappiamo anche che dobbiamo lavorare tanto per migliorare. Il derby non ci spaventa“. 

Conte commenta il litigio tra Brozovic e Lukaku

“L’Inter è sempre molto chiacchierata sui giornali e le tv. Ho riscontrato che è successo anche negli anni passati, ma non è una scusa, non dobbiamo accettare questo tipo di situazioni. Gli altri club sono più bravi a gestire e proteggere determinate situazioni. Abbiamo un enorme spazio di crescita anche fuori dal campo, perchè ci sono tantissime lacune. Cerchiamo di cambiare le cattive abitudini tutti insieme”. 

Conte ha parlato anche di Marco Giampaolo: “Quello che ha ottenuto se l’è meritato. Ha fatto una gavetta importante come l’ho fatta io, ognuno di noi ha un proprio percorso ed è sicuramente un allenatore preparato e ossessionato dal calcio come il sottoscritto. Complimenti a lui”. 

“Ogni partita va giocata per vincere. La vittoria porta entusiasmo e positività, se conseguita nella giusta maniera giusta e non immeritata. A volte però ci si rilassa e dobbiamo essere bravi a gestire. A me piacerebbe comunque sempre vincere, vorrei più gestire il relax”, ha detto il tecnico leccese.

Sugli alti e bassi, Conte ha espresso la sua idea, specialmente per la gara di Champions contro lo Slavia Praga: “Dei limiti accusati nel passato non mi va di parlarne, non è neanche giusto. In questi 9 anni dove l’Inter non è stata competitiva, molto spesso ci sono stati alti e bassi. Le ragioni della gara di martedì sono da ritrovare nella forza del nostro avversario. Sono gare in cui si fa esperienza, molti ragazzi non avevano mai giocato in Champions“. 

Allenare l’Inter è davvero una centrifuga. Io sono affezionato a Trapattoni e questa frase è sua. Non si smentiscono i maestri. Sicuramente non è semplice e bisogna cercare di essere capaci di estirpare le vecchie abitudini. Non si vince solo in campo, ma anche fuori. Che mi si dica che era così anche negli anni passati, non lo accetto”. 

Conte ha parlato anche del razzismo: “E’ peggiorato tutto. C’è odio, rancore. Si scrive solo per fomentare l’odio e qualcosa di negativo. L’Italia è peggiorata al livello estremo. Siamo colpevoli tutti, voi compresi. Si dà valore all’odio anche tra le squadre. Dobbiamo farci un esame di coscienza. E’ tutto moltiplicato. La comunicazione ha un ruolo importantissimo in questo, chi legge può trovare cose positive o odio. In Inghilterra non si entra più nello stadio se si fa un qualcosa di simile. Qui si va allo stadio per insultare le altre squadre e i giocatori per il loro colore della pelle. Anche i bambini fiutano ambienti diseducativi, che dobbiamo migliorare”. 

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