Chelsea-Liverpool non sarà mai una partita qualsiasi, sono tante – troppe – le suggestioni che si porta dietro: a partire da quella Supercoppa Europea, così viva nella mente degli appassionati e di chi ancora si emoziona per il calcio. Quella volta a vincere furono i Reds, una battaglia estenuante, colpo su colpo, finita 7-6 per gli uomini di Klopp dopo la lotteria dagli undici metri.
La Premier, ad ogni modo, è un’altra storia. Tutta da scrivere, con il Liverpool che comanda la classifica con un Salah in più – vero e proprio passe-partout delle emozioni – e tante frecce al proprio arco. Di contro il Chelsea, di arma, ne ha una: Frankie Lampard, allenatore, simbolo e bandiera dei Blues che ha deciso di prenderli per mano nel dopo Sarri e raddrizzare una stagione partita in sordina. I Blues attualmente sono al sesto posto in classifica: vantano due vittorie, due pareggi e una sconfitta. Gli ultimi tre punti sono arrivati contro il Wolverhampton in un sorprendente 2-5 al Molineux Stadium. Un po’ meno positivo l’esordio casalingo in Champions, ma ci sarà il tempo di rifarsi.
Chelsea-Liverpool, Klopp e Lampard di nuovo uno di fronte all’altro
Attualmente a far notizia sono le parole di Klopp che, da favorito, arriva a Stamford Bridge con le migliori intenzioni. Mai sottovalutare gli avversari, anzi: “Il Chelsea lo rispetto molto – dice – mi ricorda il mio Borussia ricco di giovani e capace di imporsi per il bel gioco contro lo scetticismo generale. Auguro di fare lo stesso a Lampard che, comunque, ha tutte le potenzialità per prendere in mano la squadra e fargli fare del buon calcio”.
Soliti convenevoli pre-partita? No, perché a distanza di qualche giorno dallo scontro in campionato i due continuano a studiarsi, infatti Lampard – che ha sentito le parole al miele del collega Klopp – ricambia la cortesia per poi farsi valere sul campo: “Lo rispetto enormemente – ha sottolineato l’ex centrocampista – è stato un onore affrontarlo in Supercoppa. Adoro il suo carisma, per questo si merita tutti i risultati che sta raccogliendo”. Due uomini di campo che, adesso, stanno in panchina e parlano in punta di fioretto ma siamo certi che l’atmosfera sul rettangolo verde sarà incandescente.
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