Se parliamo di giovani talenti, non c’è partita che tenga: Real Madrid e Barcellona si contendono le nuove leve del calcio internazionale. Ricordiamo Asensio, che è finito alle Merengues perchè i catalani e il Maiorca non si accordarono sul prezzo del cartellino del giovane, oppure Isco che si ritrova a firmare col Real Madrid nonostante abbia un cane di nome Messi. L’ultimo ritrovato in fatto di talento si chiama Pedro Gonzalez Lopez, detto Pedri, ha sedici anni ed è considerato il nuovo Iniesta.
Non a caso, in Spagna, se l’è accaparrato il Barcellona. Che è una garanzia l’ha sottolineato Pepe Mel, l’allenatore che l’ha cresciuto al Las Palmas: “Non è che ce l’ha preso il Barça, il club catalano è stato intelligente a puntare prima di altri sul nuovo Iniesta. Sicuramente sarebbe finito in un top club”. Infatti, la squadra di Messi lo ha portato al Camp Nou, battendo la concorrenza di club importanti, come appunto il Real Madrid: “Se è in grado di fare con i professionisti quello che fa in mezzo ai ragazzi avrà sicuramente un grande futuro – ha concluso Mel – gli auguro il meglio”.
Fioccano apprezzamenti anche dagli addetti ai lavori in Spagna, che l’hanno potuto ammirare all’opera nelle partite di preseason contro Granada e Betis in cui si è aggiudicato il titolo di migliore in campo senza troppa fatica: “Il calcio spagnolo ha trovato una perla”, si affrettano a ribadire. E l’accostamento ad Iniesta rimane lì, come un augurio, ma senza pressioni per non rischiare di bruciarlo. È arrivato al cospetto della Rambla sulla base di un prestito per 10 milioni, con il riscatto fissato alla stessa cifra. Numeri importanti, dunque. Gli stessi che dovrà garantire il camioncino in campo.
Nasce trequartista, può fare anche l’ala sinistra: le statistiche dicono che su quasi tutte le azioni da gol in novanta minuti c’è il suo zampino, con una percentuale del 25% a partita. Molti già si sfregano le mani, ha tutto per poter dire la sua nel bel mezzo del tiki taka blaugrana. Inoltre, la sua storia con i catalani è legata ad un particolare atmosferico: una tempesta di neve.
Senza quei fiocchi, il giovane sarebbe potuto finire al Real Madrid: i Blancos infatti avevano invitato il 16enne alla Ciudad Deportiva di Valdebebas, visti gli ottimi riscontri degli osservatori. Era tutto pronto per il provino, solo che in quel periodo la capitale spagnola era rimasta bloccata a causa di una tempesta di neve. Dunque Pedri, arrivato a fatica, fece un primo colloquio e qualche palleggio ma la società madrilena promise al giovane un altro incontro più approfondito. Visto che il campo d’allenamento era piuttosto rovinato dagli imprevisti atmosferici. Questo accadeva lo scorso anno. Un dettaglio non trascurabile dal momento che, da quella mattina di autunno, è passato del tempo. Troppo. Sfruttato dai catalani per soffiarlo ai rivali di sempre. Finale degno del miglior sceneggiatore, ora i titoli di coda toccherà scriverli a lui con giocate mozzafiato. Intanto a Barcellona gongolano: “Possiamo insegnargli molto ma impara in fretta, tatticamente è molto sveglio”, rassicurano.
Nel giro di breve, dunque, i fiocchi di neve hanno lasciato il posto ai propositi: chissà come l’avranno presa dalle parti di Madrid, perdere un talento del genere non è un’onta facile da mandare giù. Di certo non si scioglie al sole come fece quella famosa nevicata, ci mise qualche minuto in più, però. E spesso la differenza la fanno gli attimi.
Leggi anche –> Liga, manita del Barcellona al Valencia. Fati illumina il Camp Nou
Nel 2023, la serie A è stata definita dall’IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica…
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport sta cambiando profondamente i metodi di scouting e…
I sorteggi per l'Europa League e la Conference League hanno completato il quadro delle sfide…
Il sorteggio della Champions League 2024/25, tenutosi oggi a Nyon, ha segnato un cambiamento significativo…
Antonio Candreva, l’ultimo baluardo della Salernitana è pronto a dire addio al club campano. Un…
Paulo Dybala ribadisce il proprio no all’Arabia, tra decisioni familiari e sogni di Nazionale. È…