Inizia con un pari la Champions League dell’Inter, che fatica a San Siro contro lo Slavia Praga. Nerazzurri pericolosi, in più d’un occasione, con Lautaro e le incursioni di testa di De Vrij e D’Ambroso, ma leggermente smarriti sotto il profilo del gioco. Nella ripresa si porta avanti lo Slavia Praga con Olayinka, a pareggiare i conti ci pensa Barella nel recupero. Un punto d’oro, visto che siamo all’inizio, ma Conte ha chiesto ai suoi di dare il 110% nelle notti europee. A giudicare da stasera, la strada da fare è ancora lunga. L’ex Chelsea si è espresso così nel post gara:
Lo Slavia Praga superiore rispetto alle avversarie di campionato: quanto ha inciso?
“Hanno giocato a ritmo elevato. Molto europei, grandissimo pressing. Le altre squadre ci hanno aspettato, loro no. Abbiamo fatto fatica, non sono soddisfatto della prestazione. Io non ho inciso nelle scelte iniziali e soprattutto non ho impresso la mentalità giusta per la partita. Non è questo il calcio per cui ci alleniamo, serve un percorso di crescita. I ragazzi vanno lasciati tranquilli ma dobbiamo migliorare perché non sono soddisfatto”.
È una questione mentale o fisica?
“A livello fisico, non stiamo parlando di niente: noi dovevamo essere più intensi e cattivi. Loro ci hanno battuto in tutto, voi pensate che io arrivo e tocco e diventano cigni. Non è così, il livello è alto ma dobbiamo crescere. Ripeto: il primo responsabile sono io”.
Inter-Slavia Praga, Conte: “Dobbiamo crescere, i giovani devono cambiare mentalità”
Quanto è salutare la frenata in vista del derby?
“Dobbiamo stare sereni, ma bisogna crescere. Ci sono tanti ragazzi che non hanno mai giocato a questi livelli, tutti devono capire dove stanno. Devono lavorare, ci hanno messo impegno. Io devo farli migliorare sotto ogni punto di vista”.
Lukaku?
“Non parlo dei singoli, siamo stati tutti sotto la sufficienza. Io per primo devo andare dietro la lavagna”.
Oggi l’Inter è sembrata sottotono: avevate un piano B?
“Sì, ma a noi non servono piani B, noi ci alleniamo per costruire e andare a pressarli nella loro metà campo per eludere il loro pressing. Io odio vedere palla lunga e pedalare, stasera l’abbiamo fatto e abbiamo sbagliato. Non voglio più vedere cose del genere. Non ci deve essere un piano B”.
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