Napoli-Liverpool, Ancelotti: “Contro gli inglesi ho vissuto gioie e dolori, sarà partita vera”
Mercoledì il Napoli di Carlo Ancelotti comincerà la stagione in Champions League e lo farà affrontando subito il Liverpool, campione d’Europa in carica. Il tecnico partenopeo è arrivato subito determinato alla conferenza stampa di presentazione, accompagnato dal neo acquisto Fernando Llorente, un altro che di notti europee importanti ne ha vissute. Le domande di rito iniziano con la mente che torna a Napoli-Liverpool di un anno fa, in cui i partenopei ebbero la meglio:
Nell’ultima Champions League, il Napoli vinse 1-0 contro il Liverpool al San Paolo. Quanto sono cambiate le due squadre?
“Il Liverpool è cresciuto, perché la stagione scorsa ha dato tante conferme e consapevolezza. Ma è cresciuto anche il Napoli: ha messo più qualità nella rosa, più conoscenze. Credo che sarà una partita dello stesso livello emozionale dell’anno scorso. Intensa e combattuta. Noi ci auguriamo lo stesso risultato”.
DOMANDA A LLORENTE – Che consiglio potresti dare ad Ancelotti, tu che conosci bene il Liverpool?
“Penso nessuno. Lo conosce molto bene anche lui e l’ha studiato meglio di tutti noi. Dobbiamo fare una partita perfetta, giocando un grande calcio e limitare al massimo gli errori. Loro sono fortissimi soprattutto quando rubano palla, perché hanno tantissima qualità. Se sbagli contro squadre così forti come il Liverpool te la fanno pagare”.
Napoli-Liverpool, Ancelotti: “La differenza la faranno i protagonisti, gli allenatori possono imprimere delle idee”
Come si sta adattando Lozano?
“Hirving è un ragazzo umile, serio e intelligente. Ha grandi qualità, che ha finora ha fatto vedere solo in parte perché è qui da poco. Farà benissimo, non ho dubbi”.
DOMANDA PER LLORENTE – Cos’hai trovato di speciale a Napoli?
“Il calore della gente è pazzesco. Te lo fanno sentire subito, appena arrivi: è qualcosa di meraviglioso. Ora non vedo l’ora di fare gol per dedicarlo ai tifosi”
Che tipo di Napoli si aspetta?
“Immagino una squadra che sappia difendere quando c’è da difendere e attaccare quando c’è da attaccare, o fare possesso. Voglio una partita completa, senza preoccuparsi troppo di ribattere al Liverpool ma imponendo la propria qualità”.
Il Liverpool domani è favorito?
“Di solito i Campioni d’Europa lo sono. Anche per la Premier, la consapevolezza che si acquista quando si vince la Champions è così. La squadra di Klopp sta giocando in modo quasi automatico, e oltre alla fiducia dei risultati è soprattutto un’ottima squadra”.
Ancelotti da una parte e Klopp dall’altra, due giganti in panchina: come si fa a fare la differenza?
“La differenza la fanno i protagonisti, gli allenatori possono non fare danni. Ci sono quelli che distruggono le squadre e quelli che non incidono”
DOMANDA PER LLORENTE – L’anno scorso la finale contro il Liverpool persa con la maglia del Tottenham. E’ una sconfitta che brucia ancora?
“Sicuramente è stato doloroso. Ma domani più che una vendetta per me, è un’opportunità per noi: per dimostrare che possiamo stare al loro livello. Dobbiamo giocare un grande calcio”.
Contro la Samp, una vittoria di carattere nonostante le assenze: è un Napoli più completo.
“La rosa è competitiva in tutti i reparti. Possiamo competere su tutti i fronti, andiamo avanti passo dopo passo. Ora pensiamo a superare il gruppo: oltre al Liverpool ci sono squadre che si conoscono meno, ma l’obiettivo è passare e possiamo farcela”.
DOMANDA PER LLORENTE – Il cammino del Tottenham nella scorsa Champions League è qualcosa di ripetibile?
“Certo, ma è difficile. Pensiamo partita per partita: dopo il Liverpool dovremo affrontare altre due avversarie. Non è mai semplice e se sbagli una gara si complica il girone”.
Tanti precedenti contro il Liverpool, sia da giocatore che da allenatore: qual è il ricordo più intenso?
“Sono legato al Liverpool per le più grandi delusioni. L’84, in finale con la Roma e poi quella di Istanbul nel 2005. Ma c’è stata anche la gioia delle vittorie. E’ una squadra che comunque mi ispira simpatia: giocare ad Anfield è sempre emozionante per l’ambiente unico che riescono a creare”.
In casa sono imbattuti da tre anni, fuori sono un avversario diverso.
“Il fattore ambientale incide molto, soprattutto per uno stadio come Anfield. Che domani il San Paolo ci sia d’aiuto allo stesso modo. L’ambiente visto contro la Samp è stato molto positivo, speriamo di essere all’altezza. L’anno scorso hanno perso tutte e tre le gare esterne del gruppo, ma sono passati in casa. Oggi però sono più solidi anche fuori”.
Koulibaly e Van Dijk sono i difensori centrali più forti del mondo?
“Ce ne sono anche altri di fortissimi, ma tra i migliori ci sono sicuramente loro. Per qualità, carattere ed esperienza”.
DOMANDA PER LLORENTE – Ti piacerebbe l’etichetta di uomo Champions?
“Mi piacerebbe aiutare sempre la squadra. Sarebbe importante, migliorando partita dopo partita perché ho ancora tanto da migliorare”.
La conoscenza reciproca chi può favorire?
“Ci conosciamo bene entrambi, e quindi si pareggia. Vediamo se ci saranno sorprese dal punto di vista tattico: ma quando provi una sorpresa, fai una cosa che conosci poco e quindi bisogna stare attenti. Il rischio è che possa essere controproducente. Vorrei uscire da questa gara con la stessa sensazione dell’anno scorso. Nulla di più, forse il risultato non è la cosa più importante. Abbiamo sfiorato il passaggio in un gruppo per tutti impossibile, la delusione ha inciso sul rendimento dei mesi successivi”.