Nell’anno solare 2017, Giovanni Di Lorenzo ha segnato sei gol e servito tre assist, l’ultimo contro la Sampdoria. Nei cinque migliori campionati europei, solo un difensore ha fatto meglio, Trent Alexander-Arnold, terzino del Liverpool avversario del Napoli in Champions League. Se da ragazzo lo chiamavano Batigol, un motivo ci sarà.
Giovanni Di Lorenzo nasce centravanti
Sì, perché nelle giovanili del Val d’Ottavo giocava centravanti e con colpi da bomber di razza. Diventa terzino per necessità, alla Lucchese. Tiziano Bizzarri lo arretra per assenza di alternative. Di Lorenzo, che ama il tennis di Roger Federer e gli sparatutto alla Playstation, studia da terzino d’attacco. Negli ultimi tempi ha osservato Cancelo e sognato la maglia azzurra.
Ha sempre ragionato per tappe, anche se dentro le vorrebbe bruciare. Intervenuto a Radio Marte qualche tempo fa, il presidente dell’Empoli Giovanni Corsi ha svelato che nei test da sforzo Di Lorenzo sprigiona una potenza di 100 Watt superiore alla media dei calciatori di Serie A.
Toscano della Garfagnana, calciatore grazie al padre, nel 2009 cambia orizzonti e passa alla Reggina. Qui diventa capitano della Primavera e debutta in Serie B a 17 anni, contro il Sassuolo. E’ il 29 maggio del 2011.
Di Lorenzo esplode a Empoli
Chi lo conosce, lo definisce come umile, ma con quell’umiltà di chi fa la vita magari da mediano e poi vince i Mondiali. Consapevole dei limiti, sicuro delle possibilità di superarli, non salta un allenamento e non vuole mai perdere.
Sogna la Serie A, ma dopo il fallimento della Reggina riparte dal Matera in C. Passano due stagioni, sfuma una promozione ai playoff, ma arriva la chiamata dell’Empoli. Di Lorenzo, che ha compiuto 26 anni lo scorso agosto, sente che è una delle ultime occasioni per agganciare il treno giusto per un luogo chiamato libertà, o realizzazione dei sogni.
Di Lorenzo ringrazia l’Empoli, i maestri Vivarini e Andreazzoli. L’Empoli, che l’ha acquistato per 600 mila euro nel 2016, ringrazia Di Lorenzo per le 76 partite in due stagioni, i sei gol e una plusvalenza da quasi dieci milioni.
Come gioca Giovanni Di Lorenzo nel Napoli di Ancelotti
Nelle prime tre giornate di questo campionato, Di Lorenzo ha segnato con l’unico tiro in porta effettuato contro la Juventus. Ha tentato poco più di 50 passaggi di media, con l’88% di precisione, preferendo i lanci lunghi (2.16) ai cross (uno solo riuscito su sei in totale). Ha comunque intercettato 3.7 palloni di media e vinto la metà dei 17 duelli tentati.
Sostanziale la partecipazione alla fase offensiva, che si misura in una media di 0.92 allunghi, 3.67 passaggi nella trequarti avevrsaria e 2.16 passaggi in area di media a partita, come rivelano i dati Wyscout.
Di Lorenzo, che riceve 42 passaggi ogni 90 minuti, tende a verticalizzare velocemente il gioco del Napoli. Nell’ultima partita, contro la Sampdoria, ha offerto 13 passaggi a Fabian Ruiz e ben 26 a Callejon, che l’ha servito in altre sedici occasioni. A conferma di una posizione in campo che garantisce ampiezza al gioco del Napoli in fase tanto di avvio quanto di rifinitura dell’azione.
Di Lorenzo e un grande sogno azzurro
All’orizzonte due obiettivi, due desideri chiusi in fondo al cuore, l’Europeo 2020 con l’Italia e il matrimonio con Clarissa, la sua fidanzata da sei anni.
Prima c’è da conquistare un altro azzurro, cromaticamente più chiaro ma non per questo più sbiadito. E’ l’azzurro del Napoli che sta conquistando metro dopo metro con la forza dell’affidabilità. Un passo alla volta, senza pausa e senza fretta.
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