Tre su Tre. L’Inter assume momentaneamente il comando della classifica di Serie A, subito dietro la Juventus, a nove punti grazie a tre vittorie in tre partite.Aspettando Torino-Lecce. Bottino pieno e San Siro sogna, grazie a Stefano Sensi decisivo anche contro l’Udinese. L’ultimo nerazzurro, prima di lui, a segnare con l’Inter nelle prime due partite in casa era stato Pablo Daniel Osvaldo nel 2014. Prima ancora un certo Samuel Eto’o e tutti gli interisti sanno come è andata a finire quell’anno. La speranza è di tornare a trionfare, come quasi dieci anni fa, i presupposti ci sono tutti. La squadra di Conte è sempre più vicino a “diventare dinamite” come richiesto dal suo nuovo tecnico che, nel post partita contro i friulani, si esprime così:
Questa sera che indicazioni riceve dalla gara?
“Vedo che ci sarà da lottare ogni partita, dobbiamo essere bravi. Oggi partita difficile contro squadra forte con giocatori forti fisicamente. L’Udinese è rimasto in partita sempre, noi poco cinici nel chiudere in discorso. Abbiamo subito più del dovuto l’iniziativa di Lasagna e Fofanà. Noi dobbiamo fare il nostro percorso, sudandoci ogni gara sia in Champions che in campionato. 7 partite in 23 giorni da cui arriveranno altre risposte interessanti”.
Un parere su Candreva…
“Antonio a parte la mezza fesseria che stava facendo alla fine oggi, sta facendo buone partite. Deve continuare a stare sul pezzo perché è in fiducia, come gli altri. Dobbiamo alzare la testa e tenere botta perchè il livello del campionato si è alzato quest’anno”.
Godin fuori dalla sua zona di confort, come mai si è trovato a destra e De Vrij centrale?
“L’abbiamo provato in campionato così. Lui centrale mi dà maggiori garanzie, la preseason lì la fatta bene: io chiedo ai miei centrali di essere i primi costruttori di gioco per entrare dentro al campo ed essere in superiorità numerica sempre. Sono contento per Diego, erano due mesi che non giocava, ha reagito bene soffrendo non troppo. Il giusto”.
Qual è la strategia vincente di questo collettivo?
“Tutte le squadre che ci affronteranno si metteranno sulla difensiva e cercheranno di costruire in ripartenza. Noi dobbiamo essere bravi a scardinare il muro che troveremo davanti. All’inizio no, ma oggi avrei provato a incidere sui due costruttori di gioco come Brozovic e Sensi. Stiamo imparando a lavorare su più sistemi di gioco per essere duttili: abbiamo bisogno di certezze e devono arrivare anche da soluzioni alternative al 3-5-2 che possono derivare anche dall’uso delle tre punte”.
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