Se ad Udine è stato un disastro, con il Brescia qualcosa di buono si è visto. Il Milan è apparso in crescita ma ora dovrà confermare i progressi. Domenica c’è l’Hellas Verona, al Marcantonio Bentegodi, una trasferta storicamente difficile per la squadra rossonera. In queste due settimane Marco Giampaolo ha dovuto fare a meno di quindici Nazionali; situazione difficile da gestire per un maniacale come lui.
Ecco perché l’ex Sampdoria potrebbe decidere di schierare la stessa formazione vista con il Brescia a San Siro, senza Ante Rebic, che ha fatto il suo primo allenamento con la squadra soltanto due giorni fa. Sarà presentato alla stampa oggi alle 14.15. Probabile che per il croato ci sia spazio a partita in corso, magari a seconda del risultato. Dal primo minuto, invece, a meno di clamorosi, nuovi, colpi di scena, ci sarà Krzysztof Piatek, che con le Rondinelle è partito dalla panchina in favore di André Silva. Che ora non c’è più perché passato all’Eintracht e Rafael Leao, galvanizzato dal gol con l’Under 21 portoghese, è considerato ancora troppo acerbo.
In attacco, quindi: Piatek più centrale, Suso seconda punta con licenza di spostarsi a destra dove riesce ad incidere maggiormente. Per il ruolo di trequartista incursore conferma per Samu Castillejo, un calciatore che non entusiasma particolarmente la tifoseria ma che Giampaolo apprezza per predisposizione offensiva e spirito di sacrificio. Ha convinto più da mezza punta che da seconda punta come con l’Udinese ed è molto probabile quindi che verrà confermato.
Davanti all’intoccabile Gianluigi Donnarumma, i soliti noti: Alessio Romagnoli e Mateo Musacchio al centro, ai lati Davide Calabria e Ricardo Rodriguez. Il nuovo acquisto Theo Hernandez è pronto: è tornato a lavorare in gruppo in questi giorni ed è a disposizione del mister, ma non sarà schierato dal primo minuto. Come per Rebic, è possibile che verrà inserito a partita in corso. Rientra dall’infortunio anche Lucas Biglia, ma anche in questo caso sembra difficile poterlo vedere titolare: Ismael Bennacer confermato.
Per le mezzali, Franck Kessie da una parte e Hakan Calhanoglu dall’altra: il turco ha segnato la rete decisiva per la vittoria a San Siro e punta a diventare una pedina chiave per lo scacchiere di Giampaolo. Ci si aspetta qualcosa in più anche dall’ivoriano, l’unico in rosa con determinate caratteristiche: quantità e corsa sono le sue principali qualità, ma l’allenatore punta a sfruttare i suoi buoni tempi di inserimento e farlo diventare più incisivo anche in zona gol.
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