Giornata di vigilia per la Juventus, che domani alle 18 aprirà la terza giornata di Serie A all’Artemio Franchi contro la Fiorentina. Le due squadre vivono momenti completamente diversi, ma occhio a parlare di partita facile per la squadra di Maurizio Sarri, che rivedremo in conferenza stampa e in panchina dopo aver curato la polmonite.
Il match di domani apre un periodo molto intenso per la Juve, impegnata poi mercoledì allo Stadium di Torino con l’Atletico Madrid per il debutto in Champions League. La squadra sembra aver già recepito i messaggi tattici del nuovo allenatore, anche se la strada è ancora molto lunga. Anche Linus, tifosissimo della Vecchia Signora, è di questo avviso. Contattato dalla redazione di CalcioToday.it, il direttore artistico di Radio Deejay ci ha detto la sua su Fiorentina-Juventus e sul nuovo corso bianconero.
Quali sono le tue sensazioni per Fiorentina-Juventus di domani?
“Sono rimasto sorpreso dalla Juventus di queste prime due domeniche, almeno fino a quando ha retto la condizione fisica. Mi è sembrata migliore di quanto ci si potesse aspettare. Pensavo ci volesse molto più tempo per passare dalla mentalità di Allegri a Sarri, per la gestione dei tanti giocatori… Pensavo avesse portato un po’ più di confusione. Invece, rispetto anche alla scorsa stagione, la Juve, finché ha la forza, sta giocando meglio dell’anno scorso. La Fiorentina mi sta deludendo. Pensavo ci fosse l’entusiasmo per fare qualcosa di meglio invece un po’ la sfortuna, un po’ i giocatori sotto tono come Chiesa… Poi Montella sta facendo molta fatica, nonostante si impegni molto. Negli ultimi due o tre anni sembra aver perso un po’ la bussola. Tutto messo insieme fa in modo che la Fiorentina non sia in un grandissimo momento. Credo che questa per Montella potrebbe essere un’ultima spiaggia o quasi. Ma occhio perché la partita non è facile, è Fiorentina-Juventus e la componente psicologica avrà un ruolo molto importante“.
A proposito della componente psicologica: quanto percepisci la rivalità con la Fiorentina?
“Quella con la Fiorentina è una rivalità che mi fa un po’ sorridere. Frequento molto Firenze e quindi ho un ottimo rapporto con la città. Mi sento dire sempre ‘Peccato che sei gobbo’ ma lo prendo come un complimento. Non sento tantissimo questa rivalità. Quella che vivo di più è con l’Inter perché io sono milanese d’adozione, ho tanti amici interisti e quindi è una sfida più intensa, anche perché negli ultimi vent’anni si è combattuta ad un livello più alto insieme al Napoli. Con l’Inter sono successi episodi antipatici, facili da ricordare“.
Ti piacerebbe vedere Federico Chiesa alla Juventus?
“Ero convinto che arrivasse quest’estate. Credo si sia impegnato molto Commisso a farlo rimanere perché per lui sarebbe stato un debutto drammatico: arrivare e far partire subito il gioiello della squadra. Contro voglia, da come ho capito, ma Chiesa quest’anno rimarrà lì, ma è ancora giovane. Analogie con Roberto Baggio? Sono due giocatori completamente diversi, Baggio aveva una magia nei piedi e ce ne sono pochi come lui, Chiesa è molto più operaio, fa impressione l’impegno che mette anche se nelle ultime concentrazioni la concentrazione è un po’ calata e il rendimento ne ha risentito“.
Per il post Allegri la Juventus ha scelto Maurizio Sarri: ti convince?
“Sono un po’ perplesso. Non mi piace parlare a priori, lascio fare e poi vediamo. Anche quando arrivò Allegri non ero entusiasta, ma non per l’allenatore in sé: vivendo a Milano, per me lui era quanto di più milanista poteva esserci… Abituato a vedere alla Juve allenatori col pedigree bianconero, mi aveva fatto molto strano insomma, poi dopo i fatti gli hanno dato ragione. Penso Sarri sia stata una scelta dell’ultimo minuto e non pianificata, è un’incognita. Finora è andata bene, anche se ha allenato col telecomando, forse dovremmo tenere Martusciello in panchina (ride, ndr). A parte gli scherzi, staremo a vedere. E’ un bravo allenatore, è una sfida per lui e anche per la Juve“.
Fiorentina e poi Atletico Madrid, è già un esame di maturità o è troppo presto?
“Già col Napoli, ora la Fiorentina e poi l’Atletico Madrid. C’è un po’ di fretta. Ci sarebbe bisogno di un po’ più di tempo per sistemare tutto lo scacchiere, ma questo tempo non c’è. Per questo probabilmente la Juve sta giocando più o meno con gli stessi giocatori dello scorso anno“.
Come ogni anno, la Champions è l’obiettivo primario…
“Sì, ma porta talmente sfiga… La Juventus potrebbe essere più forte dell’anno scorso. Ma poi vedi, l’anno scorso in finale ci è arrivato il Tottenham, lo stesso Ajax in semifinale nessuno lo pronosticava. Sarebbe bello ma se arriva arriva, sennò pazienza. Purtroppo siamo abituati a rassegnarci. La Champions è una strettoia“.
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