La nuova Serie A, cominciata da due turni, non si limita solo alla corsa scudetto, ma propone anche primati personali e di squadra da battere. Ci sono sfide di squadra, collettive, che vanno oltre la classifica e gli obiettivi. Ma ci sono anche primati personali che i calciatori più importanti vogliono centrare per entrare nella storia.
Ci sono record difficili da raggiungere (e da battere), altri che sono più a portata di mano. Sicuramente è realizzabile quello che riguarda Gigi Buffon. L’ormai secondo portiere della Juventus può agguantare il record di presenze in Serie A, che appartiene a Paolo Maldini con 647 presenze. Buffon ha in tasca il record di imbattibilità, che è di 974 minuti senza subire reti: da gennaio 2016 a marzo 2016. È della Juventus il record del maggior numero di vittorie in un singolo campionato: nell’annata 2013/14 i bianconeri hanno vinto 33 partite, collezionando ben 102 punti. Si tratta di due primati in uno, difficili da raggiungere.
E’ dell’Inter, invece, il record di vittorie consecutive. Sulla panchina c’era l’attuale ct della Nazionale, Roberto Mancini. La squadra nerazzurra tra ottobre 2006 e febbraio 2007 ha vinto 17 partite consecutive, partendo dall’Udinese e finendo con l’Udinese. Ma ci sono anche tanti altri primati personali: il record che insegue Dries Mertens è quello del migliore attaccante della storia del Napoli. Il belga ha scavalcato nell’ultima stagione Cavani e Maradona (si parla dei gol in campionato). Con i suoi 84 centri, Mertens è al terzo posto nella storia. Davanti a lui c’è Hamsik con 100 reti e Vojak con 102. Il portiere del Milan Gianluigi Donnarumma può diventare il più giovane giocatore a toccare le 150 presenze in Serie A: ora è fermo a 142, ed ha 20 anni. Servono appena nove apparizioni (sette contando le prime due giornate) per superare il record di Cassano, che a 22 anni raggiunse proprio le 150 presenze.
Non sarà facile da battere il record di Gonzalo Higuain, che con 36 gol in campionato resta il miglior marcatore di sempre in Serie A. Ci riuscì con la maglia del Napoli nella stagione 2015/16. Tra l’altro alla guida della squadra c’era Sarri, proprio come oggi alla Juventus. Ci sono anche primati meno edificanti: quello di Felipe, difensore della Spal, lo fa entrare tra i dieci giocatori più espulsi della Serie A: 11 cartellini rossi. Ma al primo posto c’è l’ex juventino Paolo Montero, con 16 espulsioni. Sul fronte allenatori, Ancelotti può diventare tra i primi dieci allenatori con più presenze in Serie A. A fine campionato potrebbe superare Luciano Spalletti, Eugenio Bersellini, Luigi Radice e Luigi Ferrero. Ma ci sono anche gli arbitri: Gianluca Rocchi dovrebbe entrare nel “podio” dei direttori di gara con più apparizioni in Serie A. E’ fermo a 246 presenze, gliene mancano appena 6 per raggiungere Generoso Dattilo, 17 per arrivare a quelle di Cesare Jonni. Il prima assoluto, però, è quello dello storico arbitro Concetto Lo Bello, con ben 328 partite dirette in Serie A.
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