Fernando Llorente ha parlato in conferenza stampa, presentandosi ufficialmente ai tifosi del Napoli. L’attaccante spagnolo è arrivato a parametro zero dopo aver concluso la sua avventura con il Tottenham, che gli ha permesso di raggiungere la finale di Champions League lo scorso anno contro il Liverpool.
Llorente ha spiegato il perchè della scelta di approdare al Napoli: “E’ una grandissima squadra, la seconda in Italia. Volevo continuare a giocare la Champions. E’ stata dura perchè ho dovuto aspettare 3 mesi prima di trovare un nuovo club, ma finalmente sono qui. Avevo voglia di tornare in Italia, è un campionato che sta crescendo. Il Napoli è una società che sta andando benissimo e Ancelotti mi ha aiutato nella scelta. Voglio migliorare con lui“.
Llorente parla del suo passato alla Juventus
Sulle sue condizioni fisiche ha dichiarato: “Non ho ancora ritmo, ma non sto malissimo. C’è ancora molto da lavorare perchè devo tornare in forma. Sono pronto per le decisioni del mister”. Llorente ha il record di miglior marcatore spagnolo in Serie A, il giocatore in merito ha detto: “Sono lo stesso giocatore di quella stagione con la Juventus nel 2013-2014. Mi ha fatto bene giocare in Premier League, è un campionato bellissimo. Ho aggiunto qualche anno rispetto ad allora (ride ndr). Voglio fare tanti gol, ma non mi prefisso un numero“.
Sulla rivalità Juventus-Napoli: E’ un sogno ed è entusiasmante“. Sulla sfida al Liverpool che gli ha tolto la Champions ha detto: “E’ una sensazione molto strana. Perdere quella finale, fa malissimo. E’ la seconda volta che mi succede. Ora dobbiamo fare bene pensando al Napoli”.
Sul campionato italiano ha proseguito: “Si ritorna con più piacere a giocare in Italia, sta crescendo sempre di più”. Su come battere la Juventus ha detto: “Non è mai facile, ma quando ero a Siviglia ho segnato e abbiamo vinto. So cosa significa vincere contro di loro. E’ più difficile trionfare in un intero campionato, hanno due squadre e sono fortissimi”.
Sugli spagnoli al Napoli ha detto: “Si hanno grandissima esperienza e mi stanno aiutando moltissimo. Sto conoscendo la città. Mi sto ambientando subito. Scudetto o Champions League? Preferisco la Champions, ho perso due finali e pesano”.
Sulle differenze del passato ha dichiarato: “Vedevo il Napoli fortissimo anche quando ero alla Juve. Se la giocava con la Roma ed era difficilissimo giocare al San Paolo, ora ho voglia di essere io protagonista in questo stadio. Quello che è cambiato rispetto a Torino è il calore della gente, mi stanno dando tutti affetto, è meraviglioso. Spero di poterlo restituire. Come club? Sono due grandissime squadre e il Napoli sta maturando molto. La Juventus è abituata a vincere, forse qui no, ma dobbiamo avere questa mentalità: non mollare mai“.
Su Fabian Ruiz ha espresso la sua opinione: “Deve crescere tantissimo, ma è già fortissimo e diventerà presto un campione”. Per la città di Napoli ha detto: “Un amore a prima vista“. Sui gol ha aggiunto: “Spero di non segnare solo di testa come dicono tutti (ride ndr), devo riprendere la forma fisica. Il significato della maglia numero 9? Sono abituato alla pressione. E’ il numero che mi piace di più, io sono un numero 9, mi piace portarlo e spero che mi dia fortuna come in altre squadre”.
“La Serie A è difficilissima quest’anno. Ci sono squadre fortissi. Non dobbiamo mollare, è necessario essere forti di testa. Voglio aiutare i miei compagni, sono stati fantastici per ora. I tifosi? Dobbiamo convincerli in campo, così verranno allo stadio di nuovo e ci seguiranno”, ha aggiunto.
“Le partite contro la Fiorentina e la Juventus sono figlie della preparazione. Sono state gare pazze e dobbiamo lavorare perchè se si prendono tanti gol non si arriva da nessuna parte. Abbiamo giocatori fortissimi anche in attacco e dobbiamo fare tanti gol”. Su Milik ha dichiarato: “Cercherò di aiutarlo se dovesse avere bisogno, ma credo che potrà fare una grandissima stagione. Titolarità? Sono pronto a tutto“.
Sulle preferenze di modulo: “Non ne ho, perchè ho giocato in tanti ruoli, sistemi e schemi. Quello che il mister vorrà fare, io lo seguirò Devo lavorare per dare il meglio in campo. Col Tottenham abbiamo lavorato tantissimo, eravamo giovani, ma con fede e fiducia ce l’abbiamo fatta. Dobbiamo essere così anche noi. E’ difficilissimo, ma possiamo crederci”, ha dichiarato sulla Champions.
Su Ancelotti: “Quando ti chiama uno come lui, ti convinci subito. Volevo lavorare per lui”, poi ha aggiunto: “Non dobbiamo avere pressioni, quella ce l’ha la Juventus. A noi serve lavoro e fiducia e non perdere la fede, perchè se alla fine del campionato siamo vicini, possiamo vincerlo”.