C’è tensione a Pristina per la sfida tra Kosovo e Repubblica Ceca per le qualificazioni agli Europei del 2020. La polizia ha arrestato otto tifosi cechi, sei uomini e due donne, vicino la capitale Pristina dove si giocherà la partita. Nelle due auto con targa ceca su cui viaggiavano, gli agenti hanno individuato un drone, uno striscione con la scritta “il Kosovo è Serbia”, petardi e un coltello.
Forti le misure di sicurezza intorno allo stadio. Permesse le bandiere, vietato l’ingresso nello stadio di un’elevata serie di oggetti. Il ministero degli esteri della Repubblica Ceca ha confermato che gli arresti sono avvenuti venerdì e che uno degli otto tifosi fermati possiede anche la cittadinanza serba.
Un gruppo di tifosi locali, il Dardanet, ha richiesto un comportamento “maturo e controllato”, perché ogni incidente potrebbe danneggiare il Kosovo.
Nell’ottobre 2014, proprio per uno striscione fatto volare con un drone sullo stadio, la partita tra Serbia e Albania a Belgrado venne di fatto abbandonata. Il drone trasportava una bandiera che identificava il Kosovo come parte della “Grande Albania”. Ne è nata una rissa tra i giocatori e alla fine l’Albania ha ottenuto la vittoria per 3-0 a tavolino.
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