Federico Bernardeschi è stato fra quelli più in difficoltà in Armenia–Italia. Intervistato da Rai Sport, lo juventino ha parlato di quella partita per poi soffermarsi anche su temi bianconeri. In primis il suo minutaggio e il lavoro di Maurizio Sarri.
Sulla partita contro l’Armenia, Bernardeschi ha spiegato: “Ieri non era facile. L’abbiamo approcciata male perché non siamo riusciti a pressarli. Ci siamo ritrovati sotto e in una situazione simile non è semplice. Poi siamo stati bravi a fare il nostro gioco e vincere la partita. Sono partite sporche, l’importante ieri era vincere“.
Sulla sua prestazione: “Mi do un 6+, e il più è per le difficoltà“. Roberto Mancini è apparso molto nervoso per gli errori: “Giusto che si arrabbi. Se lo fa è perché vuole trasmettere ciò che ha lui. Ci sta che dia una strigliata per accendere gli animi e rimetterti con l’attenzione. Non riuscivamo a fare ciò che ci aveva chiesto, pressarli e fare il nostro gioco, quello che abbiamo fatto nelle altre partite. Per una serie di fattori siamo andati in difficoltà“.
Ma la vittoria, nonostante le difficoltà, dimostra che la squadra è cambiata rispetto ad un anno fa: “Guardo sempre il bicchiere mezzo pieno. Un anno fa una partita del genere non so come sarebbe finita… Questo significa che stiamo facendo passi da gigante. In Europa non esistono partite facili. Devo dire che vanno fatti i complimenti a tutti, credo che questa squadra abbia fatto vedere i propri valori. Una partita sporca ci sta, l’importante è il risultato“.
In due partite di Serie A ha collezionato soltanto 8′, questo potrebbe essere un problema in chiave Nazionale: “Sì, è un problema, ma io lavoro sempre. La Juventus è uno dei tre top club al mondo. La concorrenza è altissima. Ci sono calciatori forti quanto me. Il mister sceglie chi vede meglio durante la settimana. Ci sono sempre tanti giocatori forti che restano in panchina. Ma siamo a settembre. Ci sono altre sessanta partite. L’anno è lungo. Avrò le mie opportunità e mi farò trovare pronto. Su questo sono sereno. Ovviamente ogni giocatore ha l’ambizione di voler giocarle tutte. E io sono fra quelli. Ma è normale che ci sia tanta concorrenza“.
Bernardeschi: “Grande rapporto con Sarri”
Sul suo rapporto con Sarri: “Ho un ottimo rapporto con il mister. Un allenatore fa delle scelte. Ci sono mille fattori perché un calciatore può andare in panchina, questo non dipende dal singolo a meno che non sia lui a fare di tutto per stare in panchina”.
Intanto in questi giorni è nata la polemica di Emre Can, rimasto fuori dalla lista UEFA: “Sono rimasti fuori calciatori che giocherebbero in tutte le altre squadre al mondo. Mi dispiace per loro, dobbiamo essere bravi noi come squadra a non farli sentire esclusi. Quando si deve raggiungere un obiettivo, tutti devono andare nella stessa direzione. Tanti campioni da gestire? Dipende da che punto di vista la guardiamo. A nessun piace stare in panchina, ma se ci sono tanti campioni hai più possibilità di vincere. Questo ti fa alzare l’asticella e di provare a vincere“.
Sulle condizioni fisiche di Sarri, che ha dovuto superare la polmonite: “Spero stia bene. Ho visto un po’ di video, l’ho visto fuori anche con la pioggia. Se si è già ambientato? Per un allenatore maniacale come lui la Juventus è il mondo perfetto perché ti dà tutto ciò che serve per lavorare al meglio“. Infine sul cambio di mentalità con un nuovo allenatore: “Ogni allenatore ha le proprie caratteristiche e idee. Credo che quanto fatto da Allegri sia stato importante e fondamentale. Ha vinto tantissimo. Ora c’è un allenatore nuovo che ha tanta voglia di vincere, e non vediamo l’ora di vincere insieme a lui e di giocare bene“.